I treno rallenta Colpa dello sballo post discoteca finito sui binari

Mercoledì 25 aprile, ore 9. Il treno parte e procede a 25 all’ora. Un tipo incravattato si dispera: «Questi mi fanno perdere il Freccia Rossa per Roma». Il tono di sommesso piagnucolio dura poco. Al Chilometro Rosso il volto trascolora dalla tonalità prosciutto cotto a quella della bresaola. Tre, due, uno… fuoco. L’uomo si avventa verso la cabina di guida e tira due pugni sulla porta. Esce il capotreno: «Cosa succede?», chiede. «Me lo spieghi lei cosa succede», urla il signore. «Perché (bip) andiamo così piano? A questo ritmo perdo la coincidenza per Roma». Il capotreno annuisce: «Non abbiamo scelta — risponde — dobbiamo procedere così fino a Levate perché sono segnalate persone sui binari. È così tutti i fine settimana o nei giorni di festa. I ragazzi escono all’alba dalla discoteca Bolgia e molti di loro si perdono lungo la massicciata. Siccome sono tutti strafatti di alcol e droga potrebbero fare delle idiozie e l’unico modo che abbiamo per impedirglielo è rallentare. Se ce li troviamo davanti riusciamo a ridurre i tempi di frenata ed evitiamo di tirarli sotto». Ed eccoli. Prima della stazione di Verdello ci appaiono come pallidi marziani appena atterrati sul pianeta Terra. Un ragazzo e una ragazza con lo sguardo perso sollevano la mano. Lui ci saluta. Lei ci fa un gestaccio. Disteso sul pietrisco un ragazzo dorme abbracciato a un cane. Due ragazzine, in perfetta sincronia, abbassano i pantaloni e s’accucciano a fare pipì. Un bivacco di sette, otto è seduto in cerchio. Bevono, fumano e mangiano. Il treno dà un colpo di tromba. Uno afferra una pietra e la scaglia verso la locomotiva. I suoi occhi sono sbarrati. Chissà cosa vedono?