Dieci anni di lavori, l’asilo ecosostenibile è finalmente pronto Ma ora non serve più
Dopo quasi dieci anni di lavoro e tre milioni di euro, il nuovo asilo nido di via Monviso a Monza è pronto. Peccato che non serva più. Rispetto al biennio 2008 - 2009, quando il Comune avviò il progetto anche grazie a un finanziamento della Regione da un milione di euro, le liste d’attesa per ottenere un posto nei nidi pubblici si sono accorciate. L’emergenza è passata e per la giunta guidata da Dario Allevi si presenta adesso la necessità di stabilire un nuovo utilizzo di un edificio realizzato seguendo tecniche avanzate di bioarchitettura.
Il via libera al cantiere venne dato nell’inverno del 2011. Dopo pochi mesi iniziarono i guai. Il primo episodio risale all’estate di quell’anno quando gli operai si arrampicarono in cima alla gru per protestare contro l’azienda titolare dell’intervento poiché in ritardo coi pagamenti. Nei mesi successivi, per ben due volte, il San Fruttuoso L’asilo di via Monviso a Monza, nel quartiere di San Fruttuoso. Dopo 10 anni di lavori la struttura non serve più Comune si trovò poi costretto ad allontanare altrettante aziende cui era stato affidato l’appalto iniziale a causa di ritardi e negligenze. Decisioni che, ovviamente, sono costate contenziosi e ulteriori ritardi. La svolta è arrivata all’inizio 2017 quando la precedente giunta decise di stanziare 300mila euro che hanno permesso il completamento del cantiere. Il nuovo asilo di via Monviso, pensato per i bambini del quartiere San Fruttuoso, adesso è pronto. L’edificio è all’avanguardia, costruito con materiali ecosostenibili e all’appello manca solo il collaudo. Potrebbe essere aperto al pubblico già dal prossimo anno scolastico. «L’emergenza di dieci anni fa, quando è stato pensato il progetto, è rientrata — spiega l’assessore ai Servizi sociali, Pierfranco Maffé —. Le lunghe liste di attesa non ci sono più e ora stiamo valutando di inserirlo nel sistema educativo utilizzandolo come il primo asilo polivalente in città nella fascia fino ai sei anni». Le soluzioni sul tavolo sono due: la prima è sfruttare il pian terreno come ludoteca. «Penso alle esigenze di famiglie che non hanno bisogno di accudire i bambini negli orari ordinari dell’asilo oppure quelli tenuti dai nonni». La seconda è utilizzare il seminterrato come archivio della biblioteca. «Una destinazione diversa da quella scolastica — conclude Maffé —, ma in questo momento le maggiori carenze di metri quadri si registrano nel settore biblioteche». Pierfranco Maffè è assessore ai Servizi sociali di Monza
Sull’asilo di San Fruttuoso, Maffè dice: «L’emergenza di dieci anni fa, quando è stata autorizzata la costruzione dell’asilo è rientrata. Due progetti per la riconversione: ludoteca e archivio della biblioteca comunale»