Cripta di San Sepolcro: i turisti contribuiscono a finanziare il restauro
Partono in questi giorni i lavori di restauro nella cripta di San Sepolcro, sul retro della Pinacoteca Ambrosiana, ma la chiesa non verrà mai chiusa e già da martedì 1 maggio il cantiere sarà visitabile: sul totale della spesa, circa un milione di euro, ossia un quarto, sarà finanziato dai biglietti delle visite, il resto dal ministero dei Beni culturali. Oltre 70 mila turisti sono entrati ad ammirarla, anche di sera, da quando – dopo oltre cinquant’anni – la cripta ha riaperto le sue porte nel marzo dell’anno scorso. E altri visitatori contribuiranno da adesso in poi, grazie all’accordo tra Pinacoteca Ambrosiana e Soprintendenza dei Beni artistici. «Può essere considerato un modello di recupero del patrimonio storico, dove chi è interessato offre il proprio contributo», spiega Edoardo Scarpellini del gruppo Milanocard, che gestisce il sito. A breve, in questa che è la più antica chiesa sotterranea di Milano, inaugurerà la mostra «Michelangelo alla Cripta» (quella precedente, con le video installazioni dell’americano Bill Viola, era stata prorogata per il successo di pubblico). Il tempo previsto per il restauro è di 330 giorni. Il progetto, studiato dall’architetto Gaetano Arricobene, prevede la scialbatura delle pareti per riportare alla luce affreschi trecenteschi la cui qualità è emersa nel corso dei sondaggi. Un importante intervento verrà attuato anche sul sistema di illuminazione e su quello di climatizzazione.