Domenico Nordio illumina Brahms
Virtuoso La bella stagione da camera che la Verdi sta sviluppando al Mac (p.zza Lucrezio Caro 1, € 20/10, tel. 02.83.38.94.01, ore 11), prosieguo e rivisitazione delle tradizionali matinée che si tenevano all’Auditorium, fa tappa oggi davanti a una delle pietre miliari del percorso brahmsiano sviluppato da Domenico Nordio. Il violinista veneziano, 47 anni, oltre ad essere un solista applaudito nelle più importanti sale del mondo, dalla Carnegie Hall di New York alla Scala, dalla parigina Salle Pleyel alla Suntory Hall di Tokyo, è anche un fine camerista, veste in cui è stato apprezzato più volte in Conservatorio, ad esempio duettando col pianista nonché patron delle Serate Musicali Hans Fazzari. Per la stagione 2018 la Verdi, che l’ha nominato «artist in residence», gli ha affidato sei appuntamenti in cui affrontare lo splendido repertorio cameristico di Johannes Brahms, dalle Sonate per violino al Quintetto per pianoforte, dai Trii ai Quartetti per archi. Uno di questi, il secondo in la minore op. 51, apre il programma odierno dove Nordio raduna attorno a sé quattro membri della Verdi: la violinista Lycia Viganò, la viola di Gabriele Mugnai e il violoncello di Tobia Scarpolini, la clarinettista Raffaella Ciapponi per affrontare il Quintetto per archi e clarinetto op. 115 e il Quintetto op. 88.