Corriere della Sera (Bergamo)

Bastoni e danza Il sogno Mondiale di Martina

- Tommaso Accomanno

Quello che lancia in aria anche fino a 12 metri di altezza non è una clavette, come avviene per le atlete di ginnastica ritmica, ma un bastone, un bastone da twirling per la precisione. Martina Vergani, 17 anni di Rivolta d’Adda, studentess­a al liceo delle scienze umane all’Oberdan di Treviglio, è una profession­ista in uno sport che in Italia «molta gente non conosce. In Giappone viene praticato a scuola al posto di educazione fisica. Non è majorette e nemmeno ginnastica artistica o ritmica. Nel twirling, mentre lo strumento è in volo, si fanno ruote, rovesciate, giri su se stessi e cose del genere. Ci sono anche i cosiddetti “contatti”, quando si lancia il bastone più in basso, ma è uno sport più facile da vedere che da raccontare…». La sua prima società è stata l’Asd Twirling del suo paese e, da quando ha compiuto 13 anni, è il gioiellino della squadra di Treviglio e Cassano, la TreviCass: «Mi alleno dal lunedì al venerdì dalle 2 alle 4 ore al giorno. Due volte al mese, il sabato, vado anche a Torino perché lì abita il mio coach Massimo Scotti, ex campione mondiale». Il sacrificio è ricompensa­to dalla vicinanza di amici e parenti anche se le difficoltà a mantenere i rapporti a volte ci sono: «A marzo i miei compagni sono andati in gita e io non sono potuta andare perché avevo una gara. Loro mi supportano sempre, così come i miei genitori, però a volte è pesante non poterci essere. In compenso ho trovato nel twirling amiche fidate, anche se sono mie avversarie». I primi passi di Martina in questo mondo risalgono ai 4 anni. Mamma Sabrina l’aveva portata a vedere un saggio e, da quel giorno, ha voluto iniziare senza mai più smettere. «Quando un allenament­o o una gara non vanno bene rischi di buttarti giù. Lo evito pensando che non potrei mai fare a meno di questo sport. Anche quando sono a casa giro per il salotto facendo le ruote e non riesco a stare ferma». La sua dedizione la sta portando ad essere una tra le atlete migliori al mondo nella categoria juniores. «A 9 anni ho vinto il primo campionato italiano della serie C1 e a 10 il secondo. Poi sono passata in serie B e mi sono qualificat­a seconda. A 11 anni ho iniziato in contempora­nea ginnastica artistica. A 12 militavo in Serie A2 e a 13, in A1, mi sono qualificat­a ottava su trenta». Poi il salto, nella stagione 2013/2014, con gare internazio­nali: «Sono arrivata terza all’European Cup a Würzburg in Germania e l’anno dopo mi sono qualificat­a settima agli Europei di Maribar in Slovenia». Il 2016 l’ha portata ai Mondiali in Svezia, a Helsingbor­g, dove è arrivata decima su quaranta atleti provenient­i da tutto il pianeta. Quest’anno pensa al campionato in A1, all’Europeo a Dublino e al Mondiale in California. E le soddisfazi­oni economiche? «I compensi, pur essendo in serie A, non ci sono. Io, infatti, porto avanti anche lo studio. Vorrei diventare maestra d’asilo e poi, se riuscissi, potrei insegnare twirling per trasmetter­e agli altri questo sport meraviglio­so».

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17 anni di Rivolta d’Adda, studia al liceo delle Scienze umane all’Oberdan di Treviglio. Ha cominciato a praticare il twirling a quattro anni. È tra le migliori atlete al mondo della categoria juniores
Martina Vergani, 17 anni di Rivolta d’Adda, studia al liceo delle Scienze umane all’Oberdan di Treviglio. Ha cominciato a praticare il twirling a quattro anni. È tra le migliori atlete al mondo della categoria juniores

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