Corriere della Sera (Bergamo)

Albero degli zoccoli Dopo 40 anni è ancora di moda

Venerdì 11 a Treviglio una sfilata con gli abiti ispirati ai costumi del capolavoro di Olmi I vestiti cuciti dalle ragazze dell’istituto Silv

- Rosanna Scardi

L’Albero degli zoccoli sale in passerella. Scialli, foulard, grembiuli e cuffiette delle contadine delle cascine alla fine dell’800 saranno indossati da sessanta allieve della scuola superiore di design e moda Silv, com sede a Bergamo, nel corso del fashion show di venerdì 11 maggio, alle 19.30, in piazza Garibaldi a Treviglio. Il film capolavoro, diretto da Ermanno Olmi nel 1978 e girato l’anno prima nella pianura bergamasca, avvalendos­i di gente del luogo come attori, ha vinto la Palma d’oro a Cannes.

La sfilata di moda dal sapore più che vintage è un modo per celebrare l’anniversar­io. «Nessuna studentess­a conosceva la pellicola, qualcuna ha storto un po’ il naso, sembrava una scelta che sapeva di vecchio, ma il compito della moda è anche creare un ponte tra il passato, la tradizione e la contempora­neità», spiega il direttore della scuola, Davide Brumana. Gli iscritti all’istituto sono in gran parte ragazze, ma non mancherà qualche outfit rurale al maschile.

Il progetto è partito dalla visione del film. «Ad ogni fermo immagine mi sono soffermata sul modello e i tessuti con una spiegazion­e delle abitudini dell’epoca — anticipa Anna Curri, formatrice e coordinatr­ice —. Come per il vestito da sposa della bella Maddalena, interpreta­ta da Lucia Pezzoli, non è bianco, ma grigio e c’è il grembiule perché era l’abito da festa, l’unico che si possedeva e doveva durare per tutta la vita». Le alunne del primo anno apparirann­o in pubblico indossando le creazioni che hanno cucito con le loro mani ispirate ai costumi del film nella versione estiva con i capelli raccolti, spesso in un fazzoletto perché potevano dare fastidio durante i lavori nei campi, o fermati in una treccia. Non mancherann­o spighe di grano come ornamento e altri accessori, mentre la colonna sonora del lungometra­ggio farà da sottofondo. Per la seconda sfilata le allieve delle classi terze e quarte hanno realizzato capi moderni seguendo la foggia dell’epoca con maniche lunghe e larghe e abiti che arrivavano fino ai piedi, un po’ come le camicie da notte delle nostre bisnonne. Per la terza i capi attuali sono stati realizzati dalle ragazze di seconda con intaglio a vivo, ovvero senza il laser, su un materiale nuovo, una sorta di gomma sintetica usata per la fabbricazi­one di tubi, il neoprene. L’ultima uscita sarà dedicata ai tessuti di fine ‘800, merletti, broccati, pizzo sangallo, gessati sul tono del blu e del nero.

Un’interpreta­zione dello stile «Albero degli zoccoli» sarà fornita anche da Davide Grisa, ex allievo di Silv e stilista emergente. A decretare il miglior outfit sarà una giuria di esperti che assegnerà una targa per ogni classe. La manifestaz­ione, patrocinat­a dal Comune, è promossa in collaboraz­ione con l’Associazio­ne dei commercian­ti e il Distretto agricolo della Bassa bergamasca. In caso di maltempo sarà rinviata al 18 maggio.

❞ Nessuna delle alunne conosceva la pellicola, il compito della moda è anche creare un ponte tra il passato, la tradizione e la contempora­neità

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