Genovesi da montagne russe E il calendario non aiuta
Da principale spauracchio atalantino, complice la sconfitta (immeritata) nello scontro diretto, a oggetto misterioso. Due mesi fa la Sampdoria era una squadra in salute. Capace di vincere a Roma, di successi sudati e di misura ma che indicavano «l’essere sul pezzo». Paradossalmente l’ultimo acuto è avvenuto proprio contro l’Atalanta. Una storia che ricorda, anche se il k.o. fu di altre dimensioni, quella dell’Inter dello scorso anno: exploit con i bergamaschi e poi il naufragio.
Al momento, la Sampdoria è ancora a galla, ma, togliendo l’ultima vittoria per 4-1 (nella foto, l’esultanza di Ramirez) contro un Cagliari in dieci e ai minimi termini, è la squadra probabilmente con meno benzina nella lotta per la salvezza, il momento non è dei migliori. Il tanto osannato gioco di Giampaolo si è dissolto davanti alle sconfitte, alcune clamorose. Come il 4-1 patito a Crotone. O il 2-1 a Verona contro il Chievo. O i cinque schiaffi rimediati al Ferraris dall’Inter. Goleade che hanno fatto precipitare le statistiche difensive. Tra le quattro in corsa per l’Europa, la Samp con 54 gol subiti, ha la peggior retroguardia (la migliore è l’Atalanta con 36). Pure il calendario, sulla carta, non sorride ai blucerchiati. Domenica sarà ospite del Sassuolo alla ricerca dei punti per festeggiare la salvezza matematica. Paradossalmente la gara più facile è quella che, fino a 48 ore fa, era di gran lunga la più complicata. Contro il Napoli a terra moralmente e fisicamente, il 13 maggio a Genova, i ragazzi di Giampaolo potrebbero addirittura fare il colpaccio. L’ultimo turno saranno a Ferrara contro una Spal che sta lottando e sputando sangue per rimanere nel paradiso della Serie A.