L’appello dei Comuni a Rfi «Sicurezza da garantire»
I primi cittadini della tratta Cremona-Treviglio: verità sulla tragedia di Pioltello
Isindaci della tratta Cremona-Treviglio sono stati ricevuti ieri da Rfi: hanno chiesto più sicurezza e meno disservizi. L’incontro è avvenuto dopo la diffida inviata dai sindaci in seguito alla tragedia di Pioltello ( foto), a gennaio, con tre vittime.
Meno disservizi, investimenti certi e soprattutto garanzie sulla sicurezza: sono state queste le richieste che i sindaci della tratta Cremona-Treviglio hanno avanzato ai vertici di Rfi nel faccia a faccia avvenuto ieri a Milano. Un incontro nato dalla diffida inviata alla società dai Comuni dopo la tragedia ferroviaria del 25 gennaio a Pioltello, in cui morirono Pierangela Tadini e Ida Milanesi, di Caravaggio, e Alessandra Pirri, di Capralba.
Al tavolo ieri c’erano i primi cittadini delle fermate cremonesi mentre per il tratto bergamasco era presente il sindaco di Caravaggio Claudio Bolandrini. Insieme a loro i rappresentanti dei pendolari. Per Rfi il direttore commerciale Rosa Frignola e il direttore di produzione Milano Luca Cavacchioli. «Abbiamo chiesto prioritariamente garanzie sulla sicurezza e sulla manutenzione dei binari — dice Bolandrini —. La società ha confermato però la bontà degli standard già in uso prima dell’incidente con un doppio livello di presidio, fisso e mobile, per la diagnostica, e 90 unità dedicate ai sopralluoghi. Rimane però da capire cosa sia successo il 25 gennaio. Le risposte potranno arrivare solo dalla magistratura».
Rfi ha confermato poi gli investimenti annunciati che nel biennio 2019-2020 garantiranno l’ammodernamento della tratta. I sindaci hanno chiesto però che tutto sia messo per iscritto.«Abbiamo colto l’occasione anche per battere il chiodo sui disservizi ordinari — dice ancora Bolandrini —. Ormai ritardi e coincidenze perse sono all’ordine del giorno. Rfi ha assicurato che i ritardi dovrebbero scemare mentre ha chiamato in causa Trenord per il problema delle coincidenze». Proprio per questo i sindaci puntano ora sulla Regione e chiedono di vedere il neo assessore Claudia Terzi.
L’incontro con Rfi è arrivato il giorno dopo le celebrazioni del 1° Maggio, dedicate alle tre vittime del disastro di Pioltello. A Capralba è stata posata sulla banchina della stazione una «pietra d’inciampo» con il nome della Pirri. La cerimonia si è svolta poi identica nella stazione di Caravaggio, per Ida e Pierangela. Da lì è partito un corteo formato dai famigliari, dai sindaci della Bassa e del Cremasco e da tanta gente che ha raggiunto largo Cavenaghi dove è stato inaugurato un monumento dedicato a tutte e tre le vittime. Per ricordarle è stata posata una lapide in acciaio con i profili di 3 rondini. Negli interventi è stata ferma la richiesta di giustizia da parte del comitato pendolari, per voce di Stefania Soresinetti. Marco Piagentini, per «Il mondo che vorrei», che riunisce i familiari delle 32 vittime della tragedia di Viareggio del 2009, ha annunciato che il suo comitato si costituirà parte civile anche per Pioltello. Il segretario della Cisl Cremona Giuseppe Demaria si è scagliato contro l’aumento dei morti sul lavoro. E l’assessore di Caravaggio Federica Banfi ha spiegato il senso delle rondini associate alle vittime, tutte madri lavoratrici. «Quanto è successo quel 25 gennaio, mai sarà dimenticato», ha chiuso il sindaco Bolandrini.