Quegli ingredienti tipici spediti in tutto il mondo Ci sono anche i tubetti di marmellata di Amaglio e le cover con gli intarsi su pelle
L’invenzione di Chiara Rota tra le giovani imprese premiate
Innovare non è un tema che riguarda solo la grande industria, ma è un verbo che si può declinare anche nelle imprese del settore terziario. Basta guardare le cose in un modo diverso: come, per esempio, mettere la marmellata o la crema di cioccolato in un tubetto di alluminio, tipo dentifricio. «L’idea mi è venuta perché, abitando da solo, spesso mi è capitato di dover buttare via mezzo vasetto di confettura andato a male», spiega Flavio Amaglio, creatore di DreAma, una delle quattro realtà orobiche che ieri sono state premiate e presentate durante il convegno organizzato dall’Università e dai Giovani imprenditori di Ascom Bergamo. «Così mi sono chiesto come creare un contenitore che mantenesse le qualità del prodotto — prosegue Amaglio — e fosse pratico anche da portare in giro». La passione e il crowdfunding, hanno poi portato all’acquisto di nuovi macchinari e «il lancio, a breve — aggiunge ancora l’ideatore di DreAma —, di confetture di frutta con canapa, sempre in tubetto».
Rimanendo nel settore alimentare, «nel mondo una persona su sei sceglie prodotti italiani e in Germania, in media le persone decidono di mangiare italiano due volte a settimana. Ma andando più a fondo, si scopre che gli ingredienti usati o le ricette non sono proprio quelle del nostro paese», ammette Chiara Rota, di My Cooking Box. «Partendo da queste considerazioni — racconta — l’idea di realizzare un kit, mettendo in una scatola tutti gli ingredienti, rigorosamente made in Italy e di qualità, nelle dosi giuste, allegando anche la ricetta firmata da importanti chef, così che il box diventasse un’esperienza, per cucinare e gustare il piatto così ottenuto». Ci sono piatti regionali italiani tipici, anche la polenta bergamasca, e i canali di distribuzione sono i negozi enogastronomici, in aeroporto, in hotel, sia come vendita sia come dono di benvenuto, gli store Mondadori, personalizzazioni per regali aziendali e partnership con grandi aziende del settore alimentare, e poi più recentemente Amazon.
È passato, invece, dagli intarsi di legno a quelli di pelle Ivano Pezzotta, che già 18 anni fa ha applicato le proprie tecnologie laser alla pelle e che recentemente ha ideato il marchio Eevye, «producendo le cover per i cellulari con intarsi in pelle lavorati al laser, personalizzabili — spiega —. È un prodotto che non fa nessuno, molto artigianale, che piace e che ci permette di lavorare con marchi importanti della moda italiana, con team sportivi e tutto l’indotto delle sponsorizzazioni». Cover che si trovano solo in negozi di abbigliamento oppure online. Infine, l’innovazione di Vertical booking «è più tecnica – come spiega il direttore commerciale Stefano Montagna – e riguarda l’elaborazione di un software più efficace e flessibile per la gestione delle prenotazione, destinato agli hotel e agli alberghi di tutto il mondo». Un know-how che ha portato questa azienda nata nel 2004 a crescere fino a fatturare 7 milioni di euro all’anno e ad essere recentemente acquisita dal colosso informatico Zucchetti Group.
«Le imprese del terziario bergamasco sono cresciute quantitativamente e qualitativamente — conclude Oscar Fusini, direttore Ascom Confcommercio Bergamo —. E i settori del commercio, turismo e servizi, soprattutto con le imprese nella fase di start up, sono imprese innovative per necessità, perché la novità della proposta è l’elemento di differenziazione rispetto ai concorrenti in mercati che sono sempre più saturi, evoluti e complessi».
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