Il ritorno di Caldi nella sua Milano
Massimiliano Caldi torna nella sua Milano, della cui vita musicale è stato a lungo protagonista ma che da qualche stagione lo vede lontano: dopo aver guidato Milano Classica per 12 anni, aver portato i complessi scaligeri in Oman e nel Castello Reale di Varsavia, aver collaborato con la Verdi e i Pomeriggi Musicali, nel 2006 ha assunto la guida dell’Orchestra da Camera Slesiana per poi trasferirsi in Polonia, dove dirige le Filarmoniche Chopin di Danzica, Rubinstein di Lódz e quelle di Koszalin e di Rzeszów. Oggi riabbraccia il pubblico della sua città dal podio del Dal Verme (ore 21, sabato ore 17, via San Giovanni sul Muro 2, € 920), confezionando con i Pomeriggi Musicali un programma quanto mai curioso: i «Tre pezzi in stile antico» di Gorecki, omaggio all’attività di Caldi in Polonia, il fantasioso ma poco frequentato «Trittico botticelliano» in cui Respighi trasfigura in note tre celebri tele del pittore rinascimentale, «La primavera», «L’adorazione dei Magi» e «La nascita di Venere». Gran finale col Concerto per violino di Beethoven nell’inusuale trascrizione che prevede come solista il pianoforte; parte affidata a Alexander Gadjiev: nato 24 anni fa a Gorizia da famiglia russa, a nove anni debuttava con l’orchestra in un Concerto di Haydn, cui sono seguiti quelli di Grieg e Ciajkovskij.