Corriere della Sera (Bergamo)

Monza in preda alla febbre da volley

Entrambe le squadre, maschile e femminile, in A1 e ora nella Challenge Cup Europa Il Consorzio, la cultura sportiva e la «cura» di Marzari, presidente medico-manager

- Rosella Redaelli

Dici Monza e pensi alla F1. Eppure, da dieci anni, i grandi successi sportivi all’ombra dell’Arengario, arrivano anche dal volley. Non solo la città ha due squadre in A1 (la Gi Group Monza dal campionato maschile 2014 e la Saugella dal campionato femminile 2016) ma, da una settimana, vanta anche il primato di due squadre ammesse alla Challenge Cup in Europa.

Le ragazze hanno conquistat­o con il quinto posto la qualificaz­ione al campionato europeo e i colleghi maschi vincendo 3-2 domenica contro la Kioene Padova, hanno completato l’opera rendendo la città «capitale del volley». Dietro questi risultati c’è la forza di una donna, Alessandra Marzari, medico d’urgenza al Niguarda, mamma di tre ragazzi e moglie del presidente del Gruppo Candy. In dieci anni, con determinaz­ione e spirito managerial­e, ha portato una «squadra dell’oratorio» ai vertici italiani ed europei. «Mi sono avvicinata alla pallavolo nel 2006 quando uno dei miei gemelli ha scelto di iscriversi alla Pro Victoria

L’impianto Sono stati investiti 700 mila euro per rendere il palazzetto uno dei migliori d’Italia

❞ Difendiamo i valori dello sport, seguiamo i giovani in ogni fase della vita

dell’oratorio di San Biagio — racconta negli uffici della Candy Arena —. A fine anno nel suo borsone ho trovato una lettera della società: una richiesta di aiuto a noi genitori. Mi sono presentata per dare una mano in segreteria, sono finita a fare la presidente».

Due anni dopo è sua l’idea di creare il Consorzio Vero Volley che riunisce 6 società lombarde (Pro Victoria Pallavolo Monza, Volley Milano, Pallavolo Avis Cernusco, Pallavolo Rondò Muggiò, Polisporti­va Di Nova e Viscontini Volley Milano): 63 squadre a tutti i livelli, 330 allenatori, 1600 tesserati ed è un punto di riferiment­o per la pallavolo italiana. «Il Consorzio nasce con una missione precisa — spiega Marzari — quella di fare cultura sportiva. Siamo orgogliosi dei risultati delle due squadre di A1, ma soprattutt­o dello spirito che anima tutti noi. Ogni promozione è stata conquistat­a sul campo, abbiamo fatto dei valori dello sport la nostra bandiera e i ragazzi sono seguiti in tutte le fasi della loro crescita».

Il suo impegno è totale («anche se mi impongo di non seguire le trasferte»): le capita pure di andare ai colloqui con i professori degli atleti più giovani e di essere sia presidente che medico sportivo del Consorzio.

Il pubblico è sempre più numeroso con una media di 2500 spettatori per il campionato maschile e 2000 per quello femminile. Il Consorzio ha fatto del palazzetto dello sport, in concession­e dal Comune fino al 2037, la sua casa: «Abbiamo investito 700 mila euro per renderlo uno dei migliori d’Italia, l’unica “smart arena” dotata di una cloud dove caricare contenuti per il pubblico». Gli obiettivi sono ambiziosi: fare bene con gli allenatori Miguel Falasca per la Saugella e il nuovo acquisto Fabio Soli per la Gi Group e cercare un pareggio di bilancio grazie al software di gestione messo a punto con il Politecnic­o di Milano e magari a nuovi sponsor. «La mia famiglia ci sostiene insieme agli sponsor storici — conclude Marzari — ma vorrei che altri industrial­i brianzoli ci aiutassero a investire nei giovani, nello sport e nei suoi valori».

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