Presidio leghista alla stazione: «Serve l’esercito»
Ancora persone in cerca di droga. Ribolla: tornino i militari
Giacigli e parcheggi non utilizzati nei punti in cui passano i disperati: ieri alla stazione la Lega ha tenuto un presidio, distribuendo spray urticante. «Chiederemo il ritorno dei militari», ha detto il deputato Alberto Ribolla.
I dintorni della stazione di Bergamo sono un buco nel tessuto urbano. Una ferita a cielo aperto che il presidio della Lega su piazzale Marconi, con cento spray urticanti distribuiti sotto un gazebo nell’arco di una mattinata, non svela certo dal nulla, ma denuncia. Non lontano dalle bandiere leghiste, oltrepassando la piazza tirata a lucido fra papaveri sgargianti e l’erbetta fresca di taglio, si incontra il degrado sedimentato nei decenni.
La pattuglia lumbard cammina sul primo binario, armata di telefonini che scattano a raffica fra commenti di sdegno. Dove finisce la banchina inizia la sporcizia. Dapprima cartacce, rifiuti, al termine del marciapiede una vera discarica. Alle 11 di mattina non c’è anima viva, tranne qualche piccione che spigola l’immondizia, però affiorano le tracce di un’umanità domiciliata al di là dei binari: cumuli di sacchetti e borse di plastica, coperte, pezzi di legno che improvvisano un giaciglio o del mobilio. Per terra si vede di tutto: dalle siringhe, parecchio frequenti, fino a rottami di biciclette e scheletri di ombrelli.
Alberto Ribolla, consigliere e neodeputato, trasmette una diretta su Facebook. Le responsabilità, riconoscono le militanti al seguito, non sono dell’amministrazione comunale: o, meglio, non esclusivamente e non di una sola giunta. Il sopralluogo si sposta nel parcheggio a sinistra dello scalo ferroviario. Nella metà
Il gazebo Piazzale Marconi, a ruba in poche ore lo spray urticante del Carroccio