A Sotto il Monte 40 mila prenotati
Il ritorno di San Giovanni XXIII: a metà settimana si definirà il viaggio da Roma, se in aereo o su gomma
La salma arriverà la sera del 27 maggio nel paese natale del papa.
Per gli organizzatori sono i giorni più lunghi. All’atteso ritorno dell’urna del santo Papa Giovanni XXIII nella sua Bergamo, mancano 11 giorni, ma sono gli ultimi, cruciali tempi per la definizione dei dettagli di una macchina organizzativa complessa. Non è un caso che in Prefettura si susseguano a ritmi serrati, incontri su incontri. Tra i dettagli figurano, e di non poco conto, anche quelli logistici del viaggio che, dalla Santa Sede, le sacre spoglie dovranno affrontare in direzione Bergamo. Con la premessa che si tratta di una «reliquia insigne» di grandissima fragilità, per la traslazione dell’urna che racchiude le spoglie del santo, deceduto 55 anni fa e stabilizzata nella conservazione con appositi gas, sono in campo diverse ipotesi. Nei giorni scorsi e in gran segreto, come prevede l’apposita «Istruzione», si è tenuta la ricognizione canonica sul corpo del santo. L’operazione viene eseguita dai periti che ispezionano i resti mortali, ne accertano condizioni e stato di conservazione. Gli esiti sono attesi per metà settimana ed è anche su questi elementi che verrà dato il definitivo nulla osta alla traslazione, altro tassello logistico delicato.
L’esercito italiano, che ha in Papa Giovanni il suo santo patrono, ha messo a disposizione un velivolo. Un viaggio aereo su un mezzo potentissimo e seguendo, così trapela, tutti i crismi del caso. Non ultimo quello dell’altezza, che non superando i 3 mila piedi, non dovrebbe in alcun modo influire sulla conservazione dell’urna e arrecare danni alla sacra salma. Ma sull’idoneità del mezzo sarebbero stati sollevati scetticismi, tra cui i sobbalzi che spesso fanno da sottofondo agli spostamenti aerei. Non che manchino i sussulti quando si viaggia su gomma, ma ad oggi l’ipotesi che resta maggiormente accreditata è quella del trasporto con un furgone che, il 24 maggio, in un’unica soluzione, compia il viaggio da Roma a Bergamo. Una staffetta delle forze dell’ordine precederà il mezzo, seguito da un’auto dove sarà a bordo il Custode-Portitore, che ha il compito di accompagnare fisicamente l’urna fino a destinazione. La prima tappa sarà in piazza Vittorio Veneto, ma sulle modalità con cui l’urna arriverà in centro si sta ancora ragionando. Non si può pensare che il Papa non sia visibile dalla gente. Che senso avrebbe vedere giungere un furgone chiuso dalle lamiere che contengono l’urna nascosta agli occhi dei fedeli? Per questo sarebbe stata messa in campo una soluzione che prevede come l’urna, una volta uscita dall’autostrada, casello top secret, in zona altrettanto top secret, venga tolta dal furgone e adagiata su un pick-up. Niente a che vedere con lo stereotipo del mezzo da lavoro che tutti hanno in mente. Sarà Bonaldi Bergamo, la nota concessionaria che, mettendo a disposizione il mezzo, provvederà ad allestirlo in modo consono, e a quanto trapela, non triste. A cominciare dal colore della carrozzeria. Niente nero, per il mezzo ordinato appositamente è stato scelto il colore grigio. Tutti potranno vedere il Papa, ma a una condizione: che non piova, perché il meteo è un altro elemento di cui tener conto. Una fase di perturbazioni potrebbe, ancora una volta, obbligare gli organizzatori ad un cambio di programma. E di mezzi.
L’ingresso in città Avverrà con un mezzo scoperto messo a disposizione da Bonaldi La variabile del meteo