Erba sintetica, la guerra al Tar
Appalto, due aziende orobiche al Tar
Due aziende bergamasche in tribunale per un appalto nel Vicentino.
L’erba (sintetica) del vicino (concorrente) è sempre più verde? Sarà il Tar del Veneto a stabilirlo. In questo caso, curioso e che riguarda due ditte bergamasche, non è una questione di colore del manto erboso, ma della misurazione della densità dei fili d’erba che sarà certificata dai tecnici federali e che dirimerà la vicenda. I fatti vedono un Comune del vicentino, Cà Trenta, una gara d’appalto per la fornitura del green di un campo in erba sintetica che i cittadini aspettano da undici anni e un sindaco, Valter Orsi, che si definisce «sbalordito» dalla battaglia legale in corso. Teme i tempi della giustizia amministrativa. In sintesi: alla gara per la fornitura del manto erboso hanno partecipato due aziende orobiche leader di settore: la Limonta Sport di Cologno al Serio e la Italgreen di Villa d’Adda. La prima vince, l’altra perde e fa ricorso. Il Comune, che si costituisce in giudizio, pensa che la faccenda si chiuda in fretta ma il Tar ha imposto una sospensiva fino ad ottobre. Il giudice, che evidentemente non vuole fare di tutta l’erba un fascio ha, infatti, imposto una comparazione della fornitura tra le due aziende, in particolare sulla densità dei plasticosi fili d’erba. Il sindaco, però, non ci sta e promette battaglia, annunciando un ricorso per annullare la sospensiva. Di anni ne sono passati già tanti: undici per l’impianto. E adesso si paventano altri lunghi mesi per l’erba che può essere posata solo con la bella stagione. Come sempre, è l’ultimo miglio il più lungo da percorrere. (d.t.)