Dopo lo stop c’è il rischio di buchi nei bilanci
La società dei Comuni e la bonifica da fare Riva: ha sbagliato la Regione, ora ci aiuti
Dopo la bocciatura della discarica di amianto, a Treviglio, cresce la preoccupazione dei sindaci della Bassa per la holding pubblica di cui sono soci e per la bonifica da fare. Il rischio è un buco nei bilanci. Riva: «Ha sbagliato la Regione, ci aiuti».
Il giorno dopo la sentenza del Consiglio di Stato che ha bocciato la discarica di amianto all’ex cava Vailata di Treviglio cresce la preoccupazione tra i sindaci della Bassa per le ripercussioni su Sabb, la holding pubblica in cui i comuni sono soci. Sabb possiede il 49% di Team, la società proponente la discarica, e risulta tra i responsabili dell’inquinamento dell’ex cava e quindi è tenuta a pagarne il risanamento. Sinora la soluzione supportata dalla gran parte dei sindaci era che il costo della bonifica sarebbe stato a carico di Team per accelerare l’apertura della discarica. Non a caso la società, di cui il 51% è del gruppo Rota Nodari, aveva messo a punto un progetto di risanamento da 3,6 milioni di euro pronto a partire. Ora invece la patata bollente con tutti i costi potrebbe tornare a Sabb, senza considerare infine la possibilità di cause per danni da parte del socio privato. Insomma un bel rompicapo per i sindaci, che rischiano di dover mettere mano alle casse dei propri comuni.
«Qualcuno ha fatto legittimamente ricorso — dice Dimitri Bugini, sindaco di Lurano che in Sabb ha giocato un ruolo di primo piano — per non inquinare di più un luogo inquinato. Il conto di ritorno ora è che il luogo rimarrà inquinato e l’eternit rimarrà sui tetti. Vedremo quali saranno le conseguenze su Sabb e tutto dipenderà dalle decisioni del privato in Team, ma temo morti e feriti. In ogni caso il valore ella partecipazione di Sabb in Team, valutato in 800 mila euro, si svaluterà creando una perdita. Non ho mai fatto della discarica una guerra di
❞ I tecnici del privato stanno già dando segnali di sospensione della bonifica. Ma siamo disponibili a un confronto Juri Imeri Sindaco di Treviglio
Le previsioni Le quote degli enti pubblici sono valutate 800 mila euro in tutto. Ma ora si svaluteranno
religione ma mi sono posto come amministratore che doveva gestire una società ereditando una decisione, quella di fare la discarica, presa da altri».
Invita a non tralasciare la bonifica Claudio Bolandrini, sindaco di Caravaggio: «La partita non si chiude perché all’ex Vailata non si fa più la discarica. È un sito inquinato e la Sabb è individuata come responsabile. Il successo sarà pieno quando avremo un piano approvato per la bonifica». «È chiaro che ora si apre un nuovo scenario in cui ci sono molte incognite — spiega invece Juri Imeri, sindaco di Treviglio –. Sul fronte della bonifica manca l’ufficialità ma già dai tecnici di Team sono arrivati i primi segnali che verrà sospesa. Proprio Sabb riceve uno schiaffone dalla sentenza. Abbiamo sempre pensato che la holding pubblica avrebbe potuto muoversi meglio per mettere una pezza ai suoi conti invece ha investito quasi un
milione di euro in Team. L’ex Vailata però non può rimanere una buca abbandonata. Team dovrà venire a parlare con Treviglio e noi siamo disponibili a sederci a un tavolo per una soluzione che tuteli innanzitutto i nostri cittadini, ma senza dimenticare gli interessi comuni in Sabb. Saremo responsabili per tutelare una società di cui siamo primi azionisti».
«Non c’è mai stato un partito contro Treviglio o pro discarica — spiega Gabriele Riva del Pd, sindaco di Arzago —. Ma l’ottica, nella società pubblica, è sempre stata quella di minimizzare l’impatto economico che rischiavano di scontare tutti i comuni soci. I sindaci si sono mossi dopo le autorizzazioni rilasciate dalla Regione. Da questo punto di vista la sentenza parla chiaro: è stata la Regione a sbagliare. Sarebbe giusto quindi che aiutasse ora a sostenere i costi della bonifica».