Atalanta: chi resta, chi è in partenza e chi serve
Le priorità sono un vice Cristante e ricambi a centrocampo. I nomi caldi sono quelli di Castro e Soriano
Ufficialmente archiviata la stagione 2017-18, inizia il periodo del calciomercato. Di sogni e desideri, di realtà e fantasia. Per l’Atalanta, invece, sarà più di assestamento, perché i Percassi non vorrebbero smantellare la squadra, anzi, puntellarla dove serve. Gasperini chiede almeno un paio di grandi nomi, sulla falsariga degli Ilicic e dei De Roon della scorsa annata.
In partenza
Per ora sono certi dell’addio Leonardo Spinazzola e Mattia Caldara. Il primo ha sofferto di un infortunio al legamento crociato, c’era la possibilità di riscattarlo (e contropzione in favore della Juventus) ma non è stata esercitata. Caldara ha portato più di 20 milioni nelle casse — con tutte le varie clausole e i premi, tutti centrati — e sarà un probabile titolare. Lascerà anche Bryan Cristante, seguito da tutte le big (compresa la Roma, complice il probabile ingaggio di Pellegrini dalla Juventus), nessuna esclusa, e riscattato per cinque milioni di euro nel mese di aprile. La sua cessione ne porterà almeno 35 all’Atalanta che, di fatto, dovrà sostituirlo. I riscatti di Paloschi e Kurtic, da parte della Spal, porteranno altri capitali, mentre è da capire il caso Sportiello: la Fiorentina vuole un forte sconto, i nerazzurri per ora rimangono abbarbicati alla richiesta di 5 milioni. Di fatto può rientrare a Bergamo per poi essere ceduto, mentre uno fra Petagna e Cornelius saluterà la compagnia, se non entrambi. Il primo ha qualche richiesta, ma non a cifre stratosferiche, mentre per il danese sarà decisivo il Mondiale. Schmidt potrebbe tornare in Brasile, dopo zero presenze.
Confermati
Il tridente d’attacco sarebbe intoccabile, perché l’intenzione è di trattenere Gomez, Barrow e Ilicic. Anche la retroguardia dovrebbe essere sempre quella, con Bastoni all’ultimo anno di prestito (dall’Inter), mentre Palomino e Masiello sono intoccabili. Lo è pure Toloi, che però ha richieste dall’estero. La priorità per l’Atalanta è mantenerlo, così da toccare il meno possibile il reparto arretrato. Sulle corsie da valutare Hateboer, mentre Gosens (che ha subito proprio ieri un intervento chirurgico al menisco) e Castagne dovrebbero essere riconfermati. Rimane de Roon, destinato a una lunga permanenza, mentre Freuler piace alla Lazio, ma è considerato incedibile. Da valutare Gollini, che dovrebbe essere riscattato dall’Aston Villa.
Gli arrivi
Il primo colpo è Federico Mattiello, esterno sinistro che nelle intenzioni dovrebbe prendere il posto di Spinazzola. Alla Spal ha fatto bene, con il Chievo si è rotto due volte il crociato e questi infortuni ne hanno minato la crescita. Poi i giovani: uno tra Pessina e Valzania, rispettivamente in prestito a Spezia e Pescara, potrebbe rimanere, Christian Capone farà la riserva dopo i sei gol in Serie B (tanti per un diciottenne alla prima esperienza nei professionisti), rientrerà anche Radunovic dopo la stagione, buona, alla Salernitana.
Cosa serve
Molto dipenderà dalle cessioni, ovviamente. Probabilmente un buon difensore centrale per concludere il pacchetto dei sei (con Mancini e Bastoni), poi lo sguardo è sul centrocampo. È necessario un uomo per dare un ricambio ai titolari. In questo
senso è molto calda la pista che porta a Lucas Castro, del Chievo Verona, capace di giocare in più ruoli sia sulla linea mediana che da trequartista. Con l’addio di Cristante, poi, il primo nome nella lista è quello di Soriano: settimana prossima è previsto un incontro, sebbene le richieste non siano basse, con il cartellino che costa 15 milioni e uno stipendio da 1,5 milioni l’anno. Probabile anche l’approdo di un centravanti di esperienza per, eventualmente, dare il cambio a Barrow, promosso titolare.
Retroguardia L’unico reparto in cui non sembrano servire grandi correttivi è la difesa