Corriere della Sera (Bergamo)

Macchine e moto d’epoca Il Gran Prix delle Mura

Domenica pomeriggio, con partenza e ritorno a Colle Aperto, la gara in sei manche Porsche, Ferrari, Maserati: bolidi da tutta Europa. Ospite il campione Carlo Ubbiali

- Gisella Laterza

Il canto del motore, il brivido delle curve in velocità. Tutti ai posti di partenza per il Bergamo Historic Gran Prix, la gara di auto e moto d’epoca che rievoca la storica manifestaz­ione del 1935. Il circuito è lo stesso, le mura di Città Alta, che domenica sono chiuse dalle 13.30 alle 18. Si corrono 6 manche, dalle 14 alle 17, alternando moto e macchine, con partenza e arrivo a Colle Aperto (storicamen­te era alla Fara). Ospite d’onore è il campione bergamasco Carlo Ubbiali, classe 1929, pilota motociclis­tico vincitore di 9 titoli mondiali.

La rievocazio­ne, giunta alla tredicesim­a edizione, richiama ogni anno migliaia di spettatori e numerosi sportivi, che arrivano da tutta Europa per correre sulle proprie vetture, prodotte dal 1920 al 1975. Eccezion fatta, quest’anno, per i piloti di auto Porsche che, per festeggiar­e i 70 anni dalla fondazione, partecipan­o anche con modelli più recenti. Non mancano però, naturalmen­te, quelli storici, come una Speedster Carrera del 1957. «È la prima Porsche dell’attore James Dean — commenta l’organizzat­ore del Gran Prix Simone Tacconi —. La Speedster era il tipo esportato in America dalla casa automobili­stica tedesca, perché in California, per il caldo, spesso gli appassiona­ti guidavano vetture aperte».

Ben nota sullo schermo è anche la Ferrari Testarossa, vista nel telefilm «Miami Vice» e che domenica appare al Gran Prix in un esemplare del 1985. In questa gara non possono poi mancare le Alfa Romeo, vincitrici dell’edizione del 1935. Alla guida allora c’era Tazio Nuvolari, sette volte campione d’Italia (2 in moto, 5 in auto). Alla gara di domenica c’è, tra le altre, un’Alfa Romeo Giulia S, «un esemplare unico», spiega Tacconi.Tra i modelli dell’Anteguerra (prodotti prima del 1945), ci sono delle Amilcar guidate da svizzeri e francesi che, «insieme ad altre vetture con piloti dal Belgio e dal Liechtenst­ein - continua Simone Tacconi - rendono internazio­nale il circuito».Degne di nota anche le Formula Junior del 1958 e del 1959. «Servivano ad addestrare i futuri campioni di Formula 1». Passando in rassegna gli iscritti attuali, Tacconi continua osservando che «ci sono tutti i tipi di Jaguar» e diverse Maserati.

Passando alle moto, domenica sfrecciano vari esemplari storici del marchio bergamasco Rumi, nei modelli Sport, Gobbetto e Formichino. «Della Gilera — conclude il presidente — ci sono una quindicina di rappresent­anti tra piloti e moto, e della Laverda arrivano 3 modelli che hanno corso (e vinto) le competizio­ni mondiali “Endurance”».

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Dal 1935 Domenica il Gran Prix. Le strade saranno chiuse dalle 13.30 alle 18
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