Corriere della Sera (Bergamo)

Schianti in moto, due vittime

- di Desirée Spreafico e Pietro Tosca

Morti in moto mentre si stavano recando al lavoro. I due incidenti sono avvenuti a Brignano e a Torre dé Busi. Nel primo a perdere la vita è stato Alessandro Defendi, 47 anni, originario di Pagazzano. L’uomo, a bordo della sua Harley Davidson, si è scontrato contro uno scooter guidato da un 39enne originario di Romano di Lombardia il quale è ricoverato in gravi condizioni a Brescia. Defendi lascia la moglie Deborah. La vittima del secondo incidente è Pietro Augruso Vita, 26 anni, di Calolzioco­rte. Il ragazzo ha perso il controllo della sua Ducati Monster schiantand­osi contro due Fiat Panda che viaggiavan­o in direzione opposta.

È morto sul colpo il giovane di Calolzioco­rte Pietro Augruso Vita (nella foto), 26 anni, vittima di un incidente in località Sonna, sulla provincial­e 177 che collega Torre de’ Busi a Caprino. Si stava recando al lavoro, in un’azienda di Mapello, la Gfm Spa, ieri poco dopo le 7.30, quando all’altezza di una curva vicina all’incrocio con via San Michele si è schiantato, per cause ancora da accertare, contro due auto, entrambe Fiat Panda, che viaggiavan­o in direzione opposta verso Lecco. La ricostruzi­one della dinamica è al vaglio della polizia stradale di Treviglio: il motociclis­ta si sarebbe scontrato contro la fiancata della prima auto, perdendo il controllo della sua Ducati Monster nera, finita addosso al muro a lato della carreggiat­a. Sbalzato di sella sarebbe poi finito contro la seconda auto. Immediata la chiamata ai soccorsi, con l’arrivo dell’elicottero da Bergamo e l’ambulanza da Calolzioco­rte, ma per il giovane i traumi riportati sono stati fatali. Illese, invece, le altre cinque persone coinvolte nel sinistro; un uomo di 51 anni, alla guida della prima Panda, che doveva andare a Calolzio per lavoro, e una donna di 40 anni che viaggiava sull’altra per portare a scuola i due figli, di 12 e 7 anni. Per i rilievi dell’incidente la strada provincial­e è rimasta chiusa 4 ore. La salma di Pietro Augruso Vita è stata composta al cimitero di San Gottardo (Torre de’ Busi), dove ieri c’è stato un momento di preghiera con il parroco don Daniele Plebani e monsignor Angelo Riva, insieme a familiari e amici. Pietro era un appassiona­to di palestra e di basket, aveva giocato nella Carpe Diem, società calolziese. Si era diplomato in telecomuni­cazioni ed elettronic­a, con specializz­azione in meccatroni­ca, all’Itis Paleocapa di Bergamo.

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L’Harley Davidson di Alessandro Defendi dopo lo schianto
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