La coda incessante in cattedrale I primi fedeli in cammino già alle 6
«Scusi, per la basilica?». Alle sei di ieri mattina, in Porta San Giacomo, c’erano già due fedeli in cammino. «Vogliamo essere i primi ad abbracciare il Papa, non vogliamo fare la coda». Che è cominciata prestissimo a formarsi sotto il porticato del Palazzo della Ragione. Bergamaschi tantissimi, ma anche fedeli provenienti da diverse regioni italiane, hanno aspettato con pazienza di varcare le porte del Duomo dopo aver passato i controlli delle forze dell’ordine. Chi nell’attesa prega, chi racconta i motivi della personale devozione verso il santo custodito davanti all’altare in un tripudio di fiori bianchi e gialli. Non ci sono, ed è questo l’elemento più straordinario, cordoni ad inframezzarsi tra i fedeli e l’urna dove si scorgono i segni e le impronte di chi ci ha appoggiato la mano, accarezzando il vetro. Il tempo di una preghiera, una raccomandazione affidata in silenzio e con devozione ed ecco giungere dal fondo altri fedeli.
L’aspetto emozionale dell’incontro ravvicinato ha il sopravvento su tutti gli altri, anche quelli sull’aspetto della salma. La devozione per il santo, di cui molti conservano un ricordo quando era in vita, prevale su tutto nella consapevolezza dell’irripetibilità dell’evento che, in Duomo, si concluderà domenica. Oggi sarà possibile venerare le spoglie di Papa Giovanni XXIII dalle 8 alle 14 e dalle 20 alle 22. Alle 17 invece ci sarà il solenne momento delle Ordinazioni sacerdotali in cattedrale mentre alle 21 è in programma un concerto a cura del Conservatorio cittadino Gaetano Donizetti in Santa Maria Maggiore. Domani, dopo la celebrazione delle 10.30, le spoglie saranno portate all’Ospedale a lui intitolato, per raggiungere alle 15.30 il santuario della Madonna della Cornabusa. Alle 21 il ritorno a casa, con l’accoglienza solenne a Sotto il Monte.