Corriere della Sera (Bergamo)

Finalmente fuori

Dal lounge bar nascosto tra le case di ringhiera al giardino di Al Fresco: cenare all’aperto

- Laura Vincenti

Nel verde di un giardino, in terrazza, in cortile: questa è la stagione ideale per mangiare all’aperto, magari in qualche posto nuovo. Come Fatto Bene, il settimo ristorante della catena di hamburger appena aperto in Brera al posto del libanese Lyr: qui c’è un dehors sulla strada, ma vi consigliam­o di salire al primo piano sulla terrazza, lontana dal traffico, che si affaccia proprio sulla Chiesa di San Marco, con circa 40 posti a sedere. «Facciamo hamburger gourmet — spiega Fabio Paolini, uno dei soci — con ricette studiate apposta e usiamo so- lo ed esclusivam­ente ingredient­i italiani dop come la carne di fassona della macelleria Oberto e il pane di Grazioli». Tra i più richiesti c’è quello della casa, con formaggio asiago, crema di fois gras, germogli di soia, servito con patate chips (14 euro) ma in menù si trovano anche hamburger di pollo, pesce, vegetarian­i e vegani, per esempio quello di quinoa e zucchine, melanzane, pomodoro e crema di basilico (13 euro).

Nascosto all’interno di un cortile della Milano di una volta, tra vecchi magazzini e case di ringhiera, in via Giovenale 7, ecco un bar e ristorante lontano dal caos cittadino, dall’atmosfera davvero unica e caratteris­tica. Racconta Desirée Nardone, direttrice di Food Genius Academy, che si trova di fianco: «Al Cortile è il ristorante didattico della scuola di cucina: lo staff si forma qui. Quest’anno ci sono tante novità: all’interno il locale ha cambiato volto, mentre all’esterno abbiamo allestito con comodi divani una zona lounge riservata all’aperitivo». Le novità riguardano anche il menù: per circa un mese si possono ordinare i piatti della «Sora Lella» ispirati alla cucina romana come il carciofo e la trippa, e poi c’è il menù fisso con, per esempio, il carpaccio di baccalà (18 euro) e il polpo alla plancia (22 euro). Il bar si avvale della consulenza di Franco «Tucci» Ponti, che racconta: «Oltre ai classici e ai cocktail originali della casa, stiamo studiando una formula degustazio­ne con quattro drink in versione ridotta da accompagna­re alle portate».

Immerso nel verde del parco della Triennale, con I bagni misteriosi di Giorgio De Chirico a fare da cornice, si trova il Caffè in Giardino, che ha riaperto con un nuovo menù: da gustare il Cirasci, una rivisitazi­one all’italiana del piatto giapponese studiata apposta dallo chef Stefano Cerveni, per esempio il «Siciliano» con riso carnaroli, mazzancoll­e, pesto siciliano, ricotta, basilico e capperi (16 euro). E poi anche le focacce di Cristian Marasco come quella con stracciate­lla di burrata, gambero rosso, erba cipollina e chips di patata viola (16 euro). Aperto dalle 12 alle 21, si mangia solo a pranzo, la sera si può gustare l’aperitivo: è ideale per un pasto veloce, per chi preferisce un menù più strutturat­o sulla terrazza della Triennale c’è Osteria con vista, che offre uno sguardo panoramico davvero unico sul nuovo skyline milanese.

E tra i giardini più belli della città c’è sicurament­e quello di Al Fresco, ristorante dallo stile shabby chic nato al posto di un vecchio magazzino industrial­e in zona Tortona: aperto sia a pranzo sia a cena, da gustare i piatti della cucina romana e mediterran­ea di chef Nicola Delfino, e a metà maggio ripartono anche gli aperitivi in terrazza a base di pesce e bollicine.

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(foto LaPresse) Voglia d’estate A sinistra, Al Cortile, ristorante didattico della scuola di cucina Food Genius Academy; sopra, Fatto Bene Brera, specializz­ato in hamburger di qualità; a destra, il Caffè della Triennale
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