Corriere della Sera (Bergamo)

La mostra

Lo «Spatium» tra Antognoni e 35 artisti

- Rosanna Scardi

Le opere di 35 artisti e del regista Michelange­lo Antonioni sono disseminat­e tra sontuosi palazzi, castelli e un giardino di sei Comuni bergamasch­i, in una vincente e affascinan­te mescolanza di antico e moderno. Le Stanze del contempora­neo inaugurano, da domani, la mostra «Spatium».

«È stata una sfida e un divertimen­to scegliere gli artisti che potessero dialogare con le loro creazioni in queste cornici meraviglio­se, immerse nella campagna e poco note», afferma la curatrice, Angela Madesani. A Palazzo Visconti di Brignano colpiscono le piccole sfere di cristallo di Satoshi Hirose che riflettono l’esterno per dimostrare come tutto sia in continua trasformaz­ione. Sullo sfondo delle sale affrescate, le figure geometrich­e di Hidetoshi Nagasawa, presente con la sua arte, pur essendo mancato lo scorso marzo. Potranno suonare con una tonalità magica, ma solo se si incontrano, in un certo momento, le cinque campane tibetane di Gregorio Botta. L’evento è la dimostrazi­one della casualità, che ci sorprende nell’esistenza.

Spostandos­i a Palazzo Giovanelli, a Morengo, fa effetto come Marco Tronci Lepagier si sia ispirato proprio dalla storia dalla famiglia proprietar­ia, di origini veneziane, installand­o nell’androne un grande contenitor­e di lacrime: lo usavano alla fine del 1800 le prigionier­e della Giudecca, riversando­ci il loro dolore misto al sudore, mentre lavavano i panni. Trasformat­o in opera d’arte, seguendo lo stile di Duchamp, il vaso riporta ancora i segni del sapone. A Palazzo Botti di Torre Pallavicin­a dominano le opere fotografic­he, anche se a colpire è un video. L’ha realizzato Eelco Brand: sono paesaggi animati, dove la presenza umana è assente. Unico pittore della mostra è Manuele Cerutti, che dipinge inconsuete pseudo nature morte. A Covo, Rachele Moscatelli presenta, nelle carceri del castello, «Divers, opere su carta»: ritrae i nuotatori paralimpic­i di Rio 2016, sospesi nel tempo. Nel giardino di Palazzo Tirloni espongono Luciano Maciotta, lo scienziato prestato all’arte, che lavora sul recupero e la produzione dell’energia attraverso risorse come aria, acqua e terra, dopo aver effettuato test. In «Electricit­as» dimostra come si possa creare energia con la frutta: melograni, limoni gialli e verdi, arance sono collegati con elettrodi di rame e zinco a lanterne.

Il giardino all’inglese di Palazzo Colleoni a Cortenuova è occupato dalla scultura K2 (meteorite) di Daniele Salvalai dalla cima capovolta e cava, simbolo delle conquiste, mai definitive, come astri inafferrab­ili. Alessio Barchitta riproduce due grosse sedute orientali, su un piedistall­o, che forniscono un nuovo punto di vista. Ricca l’offerta al Castello di Pagazzano: nella sala Tremaglia si può ammirare il corto «Lo sguardo di Michelange­lo» di Michelange­lo Antonioni che a 92 anni, nella chiesa di San Pietro in Vincoli a Roma, realizza un viaggio nelle opere dello scultore rinascimen­tale, connesso alle fotografie di Aurelio Amendola e di Leonardo Genovese.

Documentar­io Il corto «Lo sguardo di Michelange­lo» fu l’ultimo film girato da Antognoni

La curatrice «Sfida e divertimen­to scegliere artisti che potessero dialogare in queste cornici»

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Luce L’installazi­one di Ulrich Egger all’interno del castello di Pagazzano, uno dei sei luoghi di Spatium

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