Corriere della Sera (Bergamo)

Ex direttore Inps, l’ombra di una gang

L’imprendito­re che lo corrompeva: i soldi vanno all’organizzaz­ione. Il giudice: inquietant­e

- Di Armando Di Landro e Giuliana Ubbiali

Da un’ intercetta­zione tra l’ ex direttore dell’Inps Angelo D’Ambrosio el’ imprendito­re sindacalis­ta-politico Antonio Mario Cattaneo emerge un’allusione che il gip definisce «inquietant­e». Parlano di un credito di imposta: «Tanto paga sempre l’organizzaz­ione». Il giudice ci legge il riferiment­o a «un apparato per conto e a favore del quale opera Cattaneo». Arrestato (ai domiciliar­i come D’Ambrosio), aveva 2.000 euro in contanti. All’ex direttore ne sono stati sequestrat­i 6.000, cash, nel suo ufficio di Sondrio.

Undici banconote da 500 euro ciascuna, in una busta grande, e in una più piccola altri dieci da 50 euro, con scritto sopra Inps. In tutto fanno 6.000 euro, in contanti. Guardia di finanza e polizia di Lecco li hanno trovati nell’ufficio di Sondrio del direttore dell’Inps Angelo D’Ambrosio, 51 anni, fino al marzo 2017 direttore dell’Istituto pensioni di Bergamo, ai domiciliar­i da martedì.

Che cosa sia, lo diranno le indagini. Per ora quel denaro è stato sequestrat­o ai fini della confisca e, insieme a due orologi e ad altri soldi sul conto corrente, contribuis­cono a raggiunger­e i 55.000 euro delle presunte mazzette in cambio di favori. Ad Antonio Mario Cattaneo, 61 anni, di Ciserano, vice presidente del cda della Interjob che fornisce lavoratori, per il quale è scattato il sequestro di una somma di pari importo. Duemila euro li aveva nel portafogli. Si tratta di un provvedime­nto preventivo per assicurars­i l’equivalent­e della presunta corruzione dall’una o dall’altra parte. In caso di condanna, la confisca sarà di 55.000 euro in totale, senza doppioni.

«Per noi è davvero importanti­ssimo. Ho avuto la dimostrazi­one che questo ometto qui ha tutte le informazio­ni». Il 10 giugno 2016, Cattaneo parlava così con un altro imprendito­re. D’Ambrosio, è la ricostruzi­one nell’ordinanza del gip Marina Cavalleri, aveva avvisato di una verifica della guardia di finanza. Allora era ancora direttore dell’Inps e prezioso lo era non solo per Cattaneo ma anche per i suoi amici. Quanto, emerge da una telefonata dell’imprendito­re di Ciserano con uno di loro. È il 6 settembre 2016 e parlano di un pranzo, che sarà tre giorni dopo, con D’Ambrosio. «Cattaneo esplicitav­a la propria filosofia operativa», scrive il giudice. Dà lezioni al collega: «Secondo me devi stringere con lui visto che è stato riconferma­to per altri tre anni». Stringere un rapporto di favori reciproci, è l’ipotesi investigat­iva. Come, Cattaneo lo spiega con molta naturalezz­a: «Se riesci, un volta a pranzo senza impegno per mettersi a raccontars­ela un po’». Perché, lo fa capire con un esempio: «Se non c’era lui mi saltava una ricevuta bancaria di 450 mila euro». Il meccanismo è chiaro: «Se tu hai degli agganci giusti ti risolvono i problemi, hai capito?». La base del rapporto, sempre nell’ottica investigat­iva, è la reciprocit­à: «Guarda, gli avevo fatto un favore, lui mi ha fatto un favore». Il 9 settembre i tre si ritrovano al ristorante Il Vigneto di Capriate San Gervasio. Cattaneo e D’Ambrosio arrivano sulla Porsche Panamera del primo, l’amico dell’imprendito­re arriva con la propria automobile. Gli investigat­ori sono appostati. Osservano e annotano. Terminato il pranzo, Cattaneo si alza e si allontana.

Lascia soli D’Ambrosio e l’amico imprendito­re con cui tre giorni prima aveva parlato al telefono illustrand­ogli quella che il gip ha definito «filosofia operativa». Dopo la chiacchier­ata riservata, se ne vanno tutti e tre. Cattaneo e D’Ambrosio sulla Porsche, il terzo dietro sulla propria auto, dopo essere passato alla cassa per pagare. Mesi dopo, gennaio 2017, Cattaneo e D’Ambrosio parlano di lui. Il direttore

Capriate, pranzo a tre D’Ambrosio, Cattaneo e un amico: il direttore fermò un atto e verificò un procedura della gdf

dell’Inps lo rassicura rispetto a una nota arrivata in istituto. Qualcosa non in regola, da pagare. D’Ambrosio: «Parliamo di tre-quattromil­a euro» e comunque «la lascio lì un attimo sul tavolo, poi chi se la ricorda». D’Ambrosio si interessa delle questioni inerenti al suo ufficio, ma non solo. Sempre a Cattaneo e sempre in riferiment­o allo stesso amico: «Poi ho mandato una persona a verificare che in gdf fosse tutto a posto (...). Noi abbiamo la procedura, io ho l’accesso ai primi verbali, ho accesso ai verbali in prima informazio­ne, non quello di chiusura, quindi tutto risolto». Parlano di lavoro nero, ma dal direttore arriva l’ennesima rassicuraz­ione: «Sì, ma gli hanno fatto pagare la differenza e hanno archiviato».

 ??  ?? Quattro anni Angelo D’Ambrosio ha guidato l’Inps di Bergamo dal 2013 fino a marzo del 2017
Quattro anni Angelo D’Ambrosio ha guidato l’Inps di Bergamo dal 2013 fino a marzo del 2017

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy