Le risorse leghiste Società e conti in un unico studio
IL CARROCCIO LA GESTIONE Centemero (tesoriere): non c’è nulla in Lussemburgo. Belotti: siamo già stati controllati
L’Espresso svela che due commercialisti di uno studio di via Maj gestiscono le principali società che fanno riferimento alla Lega. Ma il Carroccio, con il tesoriere Giulio Centemero, smentisce legami con fiduciarie in Lussemburgo.
Il ruolo determinante di Bergamo, del suo territorio e dei suoi elettori per la Lega Nord, oggi semplicemente Lega, è cosa nota da un pezzo. È un po’ meno noto, invece, che la gestione delle finanze e del patrimonio del Carroccio stia passando sempre di più, dopo l’era di Bossi e Belsito, proprio da Bergamo e in particolare dallo studio di due commercialisti in via Maj 24: Dea Consulting, di Andrea Manzoni e Alberto di Rubba, entrambi 40 anni. A svelarlo è stato l’Espresso, in un’ampia inchiesta pubblicata nel numero in edicola, con contenuti che la Lega contesta.
Ci sono però alcuni dati di fatto, confermati ieri dai deputati Daniele Belotti e Giulio Centemero, tesoriere del movimento, eletto in provincia di Bergamo. È certo, ad esempio, che Manzoni è stato nominato ad aprile direttore amministrativo e revisore contabile del gruppo leghista alla Camera. Stesso ruolo per Di Rubba al Senato. E i due sono anche diventati amministratore unico, rispettivamente, della Fin Group e della Pontida Fin, società di riferimento da anni per il partito. «Nulla di strano, dopo la riduzione
del personale nella sede di via Bellerio, a Milano, le attività sono state esternalizzate», dice Belotti. «I miei due colleghi, che conosco da tempo — aggiunge Centemero —, hanno semplicemente un incarico professionale. Non ricoprono ruoli politici di gestione del patrimonio. Quello spetta a me, che sono a capo del comitato amministrativo federale, affiancato da Giancarlo Giorgetti e Roberto Calderoli».
Nulla di strano, quindi? L’inchiesta dell’Espresso batte su cinque punti, fondamentalmente. La nascita, nello studio di via Maj, dell’associazione Più Voci, che tra il 2015 e il 2016 riceve fondi da diverse società, Esselunga inclusa: soldi che poi vengono anche girati a Radio Padania. Nello studio di via Maj hanno sede, inoltre, sette società, detenute dalla Seven Fiduciaria, a sua volta controllata da un’altra catena di fiduciarie che porta in Svizzera e Lussemburgo. Capitali schermati, quindi. E di una di quelle sette aziende Centemero risulta amministratore unico. La Lega utilizza mezzi di trasporto della società di noleggio «Non solo auto» di Clusone, detenuta da Manzoni e Di Rubba. E quest’ultimo, infine, ha avuto un ruolo, da socio, nell’operazione di Arti Group, con cui l’imprenditore Marzio Carrara della Cpz di Costa di Mezzate aveva rilevato il Niag (Nuovo istituto italiano Arti grafiche, di Bergamo) e la maxi tipografia Eurogravure di Treviglio. Cpz è un fornitore del movimento: ha stampato la stragrande maggioranza dei manifesti e dei volantini per l’ultima campagna elettorale della Lega.
«È vero — commenta Centemero —. Mi limito a dire che la nostra spesa, complessiva, per le elezioni è stata di un milione di euro su tutto il territorio nazionale, non solo per la stampa. C’è comunque una distinzione netta da fare: un conto è la Lega e un conto sono le mie attività da commercialista o quelle dello studio Dea consulting, di cui non sono socio. Le società che fanno riferimento alle fiduciarie non c’entrano nulla, in alcun modo, con la Lega. E la Grow and Challenge, di cui risulto amministratore unico, è una società praticamente inattiva. L’associazione Più Voci, inoltre, l’avevo fondata per sostenere l’editoria, c’è stato un aiuto a Radio Padania. Ma tutto alla luce del sole. Così com’è alla luce del sole l’utilizzo di mezzi della “Non solo auto”, a cui ci appoggiamo, dopo aver esternalizzato
❞ Un conto è la Lega e un conto sono le attività dello studio Dea consulting, di cui non sono socio. Non ci sono legami Giulio Centemero Tesoriere
La scelta Passa da Bergamo la riorganizzazione del partito dopo i sequestri e l’era Bossi-Belsito
La coincidenza Uno dei commercialisti socio di Arti Group, in cui era entrata la Cpz, che stampa per la Lega
parecchi servizi».
«Nell’ambito dell’inchiesta della procura di Genova, con cui alla Lega sono stati sequestrati 3 milioni e 100 mila euro (700 mila a Bergamo, ndr) siamo stati sottoposti a verifiche attentissime della Guardia di Finanza — conclude Belotti —. E nessuno ha mai trovato riferimenti al Lussemburgo. Altro che patrimoni nascosti».