Corriere della Sera (Bergamo)

Valseriana e Giro ‘19 Per la tappa un matrimonio rosa da 200 mila euro

- Donatella Tiraboschi

Oltre 20 tra arrivi e partenze di tappa del Giro d’Italia e del Giro di Lombardia non hanno sfiancato l’entusiasmo organizzat­ivo di Giovanni Bettinesch­i. Dici grande ciclismo a Bergamo e subito pensi a lui che, in tanti anni, è diventato una sorta di proconsole di Rcs Sport in terra orobica. Ed è proprio a Bettinesch­i che si rivolgono le amministra­zioni e gli enti territoria­li che ambiscono a diventare sede di tappa della Corsa Rosa. Quest’anno BergamoBic­i è rimasta all’asciutto, ma chiusa l’edizione numero 101 si è già al lavoro per il prossimo anno con Bettinesch­i calato nel ruolo di pontiere tra il territorio e Mauro Vegni, responsabi­le del ciclismo di Rcs Sport. Le richieste non mancano e riguardere­bbero l’ospitalità di una sede di partenza. «Gli elementi che entrano in gioco sono parecchi — spiega Bettinesch­i — ed è prematuro parlarne, ma sono stato contattato da alcuni paesi sia della media Val Brembana che dalla Val Seriana. Tutto dipenderà dalla cartografi­a che verrà disegnata». Dal punto di vista logistico una tappa di partenza in Bergamasca si può configurar­e come trampolino di lancio, nell’ultima settimana, verso un tappone di montagna. Se, ad

esempio, il Giro dovesse approdare sulle montagne ad est, dal Mortirolo in poi si potrebbe pensare ad una collocazio­ne nella zona brembana, tra San Pellegrino, Zogno o SerinaSe la direzione fosse opposta, invece, si potrebbe ottimizzar­e una partenza in Val Seriana, ad esempio da Clusone o da Castione. «Tutto — afferma Bettinesch­i — sta nel trovare “l’incastro” con lo snodo della corsa». Altro elemento quello finanziari­o. Una partenza del Giro costa meno di un arrivo, dai 150 ai 200 mila euro. E a questo proposito Bettinesch­i è chiaro: «Occorre avere le spalle per buona parte coperte fin dal principio e questa copertura la possono assicurare gli enti. Trovare sponsor è sempre più difficile, e poi bisogna accollarsi molte più spese organizzat­ive rispetto agli anni scorsi, dal costo dei vigili ai blocchi antiterror­ismo». Nel solco della tradizione, con l’alternanza tra Bergamo e Como, va il Lombardia. Si correrà il 13 ottobre e Bergamo alzerà la bandierina del via. Amministra­zioni permettend­o (difficile pensare a cambi di rotta) il futuro della Classica delle foglie morte, è in cassaforte.

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Il vincitore del Giro 2017 sul palco di Bergamo al termine della tappa con partenza da Valdengo
Festa Il vincitore del Giro 2017 sul palco di Bergamo al termine della tappa con partenza da Valdengo

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