Tariffe più alte nei centri disabili Genitori infuriati
Ottanta famiglie dell’Isola Bergamasca protestano contro i costi dei centri per i loro figli disabili. Nel mirino il mancato pagamento del trasporto e alcune modalità: «Dopo 20 giorni di assenza in un anno, 37 euro tutti a carico nostro».
Nell’Isola bergamasca, i genitori di 80 ragazzi con disabilità chiedono una riformulazione dei termini di gestione dei Centri diurni disabili (Cdd) e dei Centri socio educativi (Cse). «Nei 14 Ambiti di Bergamo, l’Isola è l’unica a trovarsi in questa situazione», dice Carlo Boisio, in rappresentanza dei genitori. I problemi evidenziati saranno oggetto di discussione il 15 giugno, a un tavolo con i genitori, supportati da Confcooperative, Coordinamento bergamasco per l’integrazione, Forum associazioni volontariato sociosanitario bergamasco, fondazione Angelo custode onlus, Cgil, Cisl e Uil Bergamo, a confronto con l’Ambito territoriale e l’Azienda Speciale consortile Isola Bergamasca. La prima questione è che, «la cooperativa Lavoriamo insieme, che gestisce i Cdd, da gennaio a maggio non ha ricevuto il pagamento del servizio di trasporto da casa al centro, pur continuando a effettuarlo, con un’esposizione che supera già i 50 mila euro». Il secondo punto è che per ogni giorno che un ragazzo trascorre in uno dei centri, la famiglia paga 17 euro (per un totale tra i 220 e i 500 euro al mese, a seconda dell’Isee) e il Comune, tramite l’Azienda speciale, sostiene un costo di 37 euro, pagati alle cooperative che gestiscono i centri. «Nel 2017 — proseguono i genitori —, ci hanno imposto questo: se i ragazzi superano 20 giorni di assenza all’anno, le famiglie devono coprire le spese dei 37 euro per ogni giorno aggiuntivo. Dopo settimane di protesta e discussione, abbiamo dovuto accettare, perché l’Ambito e l’Azienda ci hanno detto: “O così, o nulla”». «Ma il limite di 20 giorni si supera facilmente — dice una mamma — e con una pensione di 500 euro al mese, 37 euro al giorno in più o in meno fanno la differenza». Il sindaco di Suisio Giuseppe Casali, presidente dell’Ambito dell’Isola, al momento non ha fornito dichiarazioni: «Scriva una mail, risponderò».