«Vedremo come andrà Ma le deroghe illimitate non stanno in piedi»
Dal generale discende il particolare. Prima di toccare l’argomento della soppressione dei permessi in deroga illimitati, sia l’assessore alla mobilità del Comune di Bergamo, Stefano Zenoni, sia il delegato per Città Alta, Roby Amaddeo, affermano all’unisono un concetto chiaro: «Il tema del carico e scarico merci è delicato e ci ha impegnato in un lungo lavoro. Restringere le fasce orarie è stato giustissimo. È un obiettivo del nostro programma».
«Siamo stati eletti per questo» rincara Amaddeo. Messa la cornice, si delinea il quadro. «Le deroghe illimitate non possono stare in piedi — afferma Zenoni — abbiamo discusso per oltre due anni e mezzo e mai nessuno, tra i commercianti, ha posto delle questioni particolari. È chiaro che ogni provvedimento, soprattutto nelle sue fasi iniziali di applicazione, cambi le abitudini». «È successo con i courier postali — gli fa eco Amaddeo — che si sono organizzati con ragazzi che, zaino in spalla, consegnano i pacchi». Già ma nel caso dei superfreschi? Zenoni apre degli spiragli: «Il provvedimento scatta lunedì e dopo una prima fase di applicazione siamo pronti a tararlo leggermente. Recepiremo le istanze degli operatori e interverremo di conseguenza. Possiamo pensare di allargare le fasce orarie o di aprirci ad alcuni settori merceologici definiti. Peraltro già alcune categorie, come ad esempio i pony pizza, possono muoversi liberamente. Detto questo, per il futuro, resta primario il tema delle consegne con mezzi innovativi». Un tasto che Amaddeo tocca con un dato alla mano: «Per l’acquisto dei mezzi elettrici abbiamo fatto un bando con incentivi per 56 mila euro, ma abbiamo ricevuto solo due domande. Nessuno ha pensato che tra le consegne dei prodotti freschi qualcuno avesse delle esigenze di orario antecedenti le sette di mattina. Se è un problema limitato, lo prenderemo in esame e penseremo a dei correttivi».
L’assessore Zenoni
Possiamo pensare di allargare le fasce orarie o di aprirci ad alcuni settori merceologici, ma resta prioritario il tema dei mezzi elettrici