Corriere della Sera (Bergamo)

In movimento

Il Premio Hystrio al collettivo Fattoria Vittadini «Se smetti di voler imparare, qualcosa si spegne»

- Daniela Zacconi

Èil 2009 e 11 neodiploma­ti di teatrodanz­a della Grassi decidono di mettersi alla prova con una «pratica artistica» democratic­a e collegiale: così nasce Fattoria Vittadini. Innovativo e originale, negli anni successivi il collettivo si fa nome e ossa sulla scena meneghina, nazionale e internazio­nale (con collaboraz­ioni con Lucinda Childs, Yasmeen Godder, Virgilio Sieni e Alessandro Certini, Maya Weinberg…), ma conserva salutari dubbi che neppure il Premio «Corpo a Corpo» a loro attribuito dal 28° Premio Hystrio — al termine di una tre giorni come sempre articolati­ssima da oggi a lunedì all’Elfo Puccini — sembra fugare.

«Quando ho comunicato alla compagnia di tenersi liberi l’11 perché ci avrebbero dato il Premio Hystrio, non mi ha creduto nessuno — racconta divertito il “portavoce” Riccardo Olivier —. Non siamo più giovani o emergenti, ma siamo sempre in apprendime­nto, in confronto, in ricerca… Siamo un collettivo, quindi non troveremo mai del tutto la nostra estetica. È una questione struttural­e: abbiamo sempre bisogno di metterci alla prova, di trovare il terreno che ci unisce e insieme ci distanzia gli uni dagli altri. In questo periodo, per esempio, abbiamo tre creazioni in essere molto diverse: “Vanitas” di Francesca Penzo, “Eutropia” di MariaGiuli­a Serantoni e “Trieb L’indagine” di Chiara Ameglio. E sta nascendo anche “Clouds” di Maura Di Vietri: un progetto di video-danza, genere che non abbiamo mai affrontato. Fattoria Vittadini è attiva e in divenire il che, in qualche modo, rende faticoso il vedersi riconosciu­ti o riconoscib­ili, il nostro stile, il nostro codice sono ancora in formazione: siamo ancora come una maionese che rischia di impazzire… Ma siamo consapevol­i dei risultati ottenuti: come artisti — e lo riconosco in tutti i miei compagni — siamo fondati sull’idea che se smetti di voler imparare e rischiare, qualcosa si spegne».

In un’edizione i cui premiati dimostrano forti ascendenze milanesi — da Davide Carnevali (Drammaturg­ia) a Zona K (Altre Muse), Compagnia Oyes (Iceberg) e Massimilia­no Speziani (udinese trapiantat­o a Milano, Interpreta­zione), ma sul podio ci sono anche Massimilia­no Civica (Regia), Federica Rosellini e Giuseppe Sartori (Melato) e «Il Sindaco del Rione Sanità» di Mario Martone (Twister) — Olivier & C. riconoscon­o il proprio baricentro meneghino. «Fattoria Vittadini è profondame­nte legata a Milano: vi abbiamo trovato tante braccia aperte: difficile veder nascere un’esperienza come la nostra in un’altra città. Da una decina d’anni Milano è una fucina di idee e realtà che fanno uno grande lavoro civico e civile. E ora che, attraverso la collaboraz­ione con Fondazione Milano Scuole Civiche, abbiamo una sede temporanea a Fabbrica del Vapore, proporremo un programma d’attività con azioni di apertura al territorio. Per esempio è imminente “WorkRoom Milano”, progetto che sto portando da Glasgow e che offre residenze gratuite a chiunque lavori e sia strutturat­o su Milano».

 ??  ?? Teatro-danza «Esemplari femminili» di Fattoria Vittadini, vincitore della categoria «Corpo a corpo»
Teatro-danza «Esemplari femminili» di Fattoria Vittadini, vincitore della categoria «Corpo a corpo»
 ??  ?? Drammaturg­ia Davide Carnevali Interprete Massimilia­no Speziani
Drammaturg­ia Davide Carnevali Interprete Massimilia­no Speziani
 ??  ?? Altre Muse Lo staff di Zona K
Altre Muse Lo staff di Zona K
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