Corriere della Sera (Bergamo)

Water e bidet sequestrat­i a casa della moglie

Usati per rifare i bagni a Lallio

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«Il water c’è, l’ho trovato, quello ce l’ho», dice l’agente della polizia penitenzia­ria Roberto Montagna al telefono col suo direttore Antonino Porcino. Fa un certo effetto leggere nell’ordinanza del gip Lucia Graziosi le accuse di peculato a carico dell’ex direttore del carcere. Che da via Gleno siano usciti, ad esempio, due tubi e due water diretti, secondo le indagini, nella casa di Lallio intestata a sua moglie. Tra gennaio e febbraio 2018, quando erano in corso alcuni lavori di ristruttur­azione, Porcino dà direttive in via Gleno. Al telefono spiega, per esempio, che servono alcuni tubi, secondo l’accusa poi riciclati. «Bisogna trovare due tubi di quelli per...». Il suo interlocut­ore gli risponde: «Devono essere sotto, ai magazzini del penale, quei tubi grandi che quando abbiamo fatto la fogna... Era avanzato qualcosa». Con l’agente Montagna, indagato a piede libero, la conversazi­one si sposta sui sanitari a muro. «Al penale devi vedere...», gli suggerisce Porcino. Montagna: «No, pure sotto il muro di cinta, perché ci sono. Ma tutti sono a muro, il water c’è, l’ho trovato, quello ce l’ho». E Porcino: «No, ma mi serve a muro». In un’altra conversazi­one l’ex direttore precisa anche la marca. «Sono nuovi, imballati ancora. Non è che... Non è che sono usati o che... Pensavo che per me era facile trovare. Ma (bestemmia) non riesco a... Se a qualcuno gli servono due water... Mi dà due... Una coppia di Ideal Standard». Per la cronaca, ieri i due water sono stati sequestrat­i con bidet e lavandino. (mad.ber.)

La guardia Al telefono comunica al capo: «Il water ce l’ho, l’ho trovato, quello ce l’ho»

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