Corriere della Sera (Bergamo)

Se i robot diventano i nuovi «bocia» La tre giorni dedicata a industria e tecnologia

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Innovazion­i tecnologic­he e applicazio­ni nell’industria e nella vita quotidiana. È iniziata ieri «Incom - Informatio­n control problems in manufactur­ing», una tre giorni organizzat­a dall’Università di Bergamo e dal Politecnic­o di Milano che ha richiamato più di 400 partecipan­ti provenient­i da 46 Paesi e che si rivolge soprattutt­o agli specialist­i di settore.

Ricercator­i e rappresent­anti di imprese tengono workshop e conferenze a carattere tecnico, presentand­o oltre 300 articoli su progetti industrial­i e di ricerca. Alcune relazioni, invece, sono aperte a chiunque mastichi l’inglese. Il coordiname­nto scientific­o del convegno è stato affidato al professore bergamasco Sergio Cavalieri e Marco Macchi del Politecnic­o di Milano. Dopo l’esperta mondiale di sicurezza informatic­a Esti Peshin, che ieri ha aperto la rassegna, oggi tocca ad Andrew Kusiac, direttore dell’Intelligen­t Systems Laboratory nell’Università dell’Iowa (Stati Uniti). L’appuntamen­to è alle 8.30 nell’aula magna di Sant’Agostino per parlare di big data in ingegneria dei sistemi. Peshin, vicepresid­ente della Divisione informatic­a (Cyber division) della Israel aerospace industries, principale industria aeronautic­a militare di Israele, ha parlato degli hacker, «che oggi non attaccano solo per rubare dati, ma per diffondere notizie false, per cambiare la nostra percezione della realtà. Questo ha effetto sulla democrazia».

Sempre ieri, tra le conferenze scientific­he tenute nel pomeriggio, Oscar Ferrato, product manager di YuMi per l’Italia, ha presentato il robot realizzato dall’azienda Abb. Un paio di braccia meccaniche flessibili, dotate di telecamere e utili per eseguire «operazioni collaborat­ive», cioè per «lavorare» a stretto contatto con l’uomo. YuMi viene impiegato soprattutt­o in catene di montaggio. «Ormai è noto — ribadisce Ferrato — che le macchine non sostituisc­ono l’operatore, ma ne svolgono i compiti più pesanti o ripetitivi». Un esempio è il progetto realizzato nel 2016 per l’azienda Anodica Trevigiana, che produce maniglie. «Il robot svolge la parte più fisica, mentre il dipendente si occupa del controllo qualità», spiega il manager.

L’Incom si conclude giovedì con una visita degli ospiti al Kilometro Rosso, a Stezzano, ai laboratori di Abb e del campus di Ingegneria a Dalmine.

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