Serata Schumann col violinista Nordio
Solista e direttore La lunga stagione della Verdi si conclude questa settimana con un ricercato trittico schumaniano. Il trentunesimo e ultimo programma del cartellone 2018 (stasera, ore 20.30, all’Auditorium, l.go Mahler, domani ore 20, domenica ore 16, € 36-16) coglie dal catalogo del compositore tedesco la seconda sinfonia, forse la meno nota e frequentata delle quattro, incastonandola tra un fragrante brano giovanile cui vennero poste diverse diciture, da «Symphoniette» a «Suite» e «Sinfonia», fino all’ultima e definitiva versione «Ouverture, Scherzo e finale», e il Concerto per violino e orchestra. Schumann lo scrisse in soli dieci giorni pensandolo per l’amico e virtuoso dell’archetto Joseph Joachim, lo stesso cui Brahms dedicò il suo Concerto per violino. Circostanza forse casuale ma significativa, ad affrontarlo nella doppia veste di solista e direttore sarà Domenico Nordio, che ha firmato nella stagione di musica da camera organizzata dalla Verdi al M.A.C. l’integrale delle sonate per violino, dei trii, dei quartetti, dei quintetti e dei sestetti di Brahms. Il 47enne veneziano, applaudito da Tokyo al Sudamerica, passando per il Concertgebouw di Amsterdam e la Scala, è quest’anno «artista in residenza» alla Verdi e sarà protagonista in Auditorium anche nella prossima stagione.