Bruni si iscrive al Pd «Un freno al populismo»
L’iscrizione al partito dopo un lungo corteggiamento «Pronto a dare una mano, ma nel 2019 non mi ricandiderò»
L’ex sindaco di Bergamo Roberto Bruni si è iscritto al Partito democratico. La decisione, maturata dopo le elezioni del 4 marzo, arriva dopo un lungo corteggiamento del partito. «Il Pd — dice Bruni — è l’unico argine a questa deriva populista».
«Si sa, agli avvocati piace aiutare le persone in difficoltà». L’ex sindaco di Bergamo Roberto Bruni usa l’ironia per spiegare come mai ha deciso, dopo le ultime Politiche, di iscriversi al Partito democratico. L’avvocato scherza, ma è anche consapevole di dire la verità. Dalle elezioni del 4 marzo, il Pd è uscito con le ossa rotte. C’è un partito da ricostruire, e che deve fare i conti con il consenso in forte crescita della Lega. Bruni spiega le due ragioni che lo hanno portato a fare questa scelta, dopo essere stato a lungo corteggiato dal partito. «A livello nazionale — dice — il Pd è l’unico argine a questa deriva populista, che prende sempre più preoccupanti connotati di destra. Il governo è chiaramente orientato a destra. Credo sia giusto dare un piccolo segno di solidarietà e di sostegno a chi, con tutti i suoi limiti, costituisce oggi una forza politica che è l’unica speranza per invertire questa tendenza». Il secondo motivo riguarda il partito. «Il Pd — dice l’ex sindaco — ha bisogno, oltre che di una profonda riflessione, anche di cambiare metodo e uscire da una logica autoreferenziale. Io non sono contrario al fatto che nel Pd ci siano le correnti, anzi, questo è un pregio. Però la discussione rischia di essere molto chiusa, basata anche su contrasti personali e logiche che all’opinione pubblica paiono incomprensibili». Per Bruni questo è pure un modo per invitare il Pd ad aprirsi di più e a costruire un partito rinnovato. L’ex sindaco ribadisce di aver chiuso con la politica dei ruoli, quella attiva. «Quand’ero consigliere regionale eletto in una lista civica, non mi sembrava corretto prendere la tessera del partito. E mi sentivo più libero e a mio agio in una formazione civica. Ora ho preso una decisione che guarda soprattutto alla politica nazionale, anche se non ambisco ad avere ruoli. Ragiono in particolare sul governo e sulla direzione che sta prendendo l’Italia».
L’iscrizione di Bruni al Pd arriva in un momento in cui Matteo Renzi ha un ruolo più defilato nel partito rispetto a prima. Ma per l’ex sindaco questo aspetto non ha inciso sulla sua scelta. «Renzi — dice Bruni — è stato un buon presidente del Consiglio e un cattivo segretario, nel senso che non ha saputo unire e ha esagerato con il leaderismo. Il fatto che ora sia in ombra, ma fino a un certo punto, non ha influito sulla mia scelta». Così come non ha inciso, secondo l’ex sindaco, il suo impegno da presidente di Sacbo. «La proposta di assegnarmi quel ruolo — ricorda Bruni — era venuta dal sindaco Giorgio Gori ed era stata condivisa dagli azionisti privati. Lì io cerco di fare il presidente di una società per azioni, e non è che adesso mi senta vincolato. Ascolto tutti e se ci sono forze politiche che vogliono dire qualcosa me lo dicano, il Pd è una di queste. Io non mi sento vincolato alla linea del Pd sull’aeroporto».
Il nuovo tesserato dà un’iniezione di fiducia al partito in un momento complicato. Soddisfatto per la scelta di Bruni anche il segretario nazionale reggente del Partito democratico, Maurizio Martina: «Sono contentissimo della scelta di Bruni — fa sapere —. Lui è da sempre un punto di riferimento per tanti di noi e ora la sua adesione al Pd dà ancora più forza al nostro impegno». Il segretario provinciale Gabriele Riva spiega che si aspettava da tempo l’ingresso di Bruni: «Non è un periodo facile e questo raddoppia la nostra soddisfazione per questa scelta. Dopo il 4 marzo, anche nei circoli della provincia, sono arrivati nuovi iscritti: forse si vuole dar forza all’unico progetto capace di
❞ Gabriele Riva Non è un periodo facile e questa scelta raddoppia la nostra soddisfazione
❞ Federico Pedersoli La decisione di Bruni sarà utile anche in vista delle Amministrative dell’anno prossimo
❞ Maurizio Martina L’adesione di Bruni al Partito democratico dà ancora più forza al nostro impegno
arginare le forze populiste». Per il segretario cittadino Federico Pedersoli, la decisione di Bruni sarà utile anche per progettare il programma del centrosinistra in vista delle Amministrative del 2019. «È prematuro parlare di nomi — dice Pedersoli —, ma è utile iniziare già a lavorare sul programma». E Bruni non si tira indietro: «Se posso dare una mano, volentieri, ma senza assumere alcun ruolo. Se Gori decidesse di ricandidarsi, avrà il mio sostegno totale perché credo sia un ottimo sindaco».