Un’estate classica-pop del «gioiello spolverato» La stagione del Conservatorio
Il direttore Beschi «Raccoglieremo i frutti di un anno di scuola, coinvolgendo docenti e alunni»
Ancora presto per tirare le somme di due mandati da direttore del conservatorio cittadino, ma Emanuele Beschi, che ultimerà il secondo triennio di direzione a ottobre, presenta la stagione estiva dell’istituto dicendo: «Sono al sesto anno e alle mie ultime gioie, non voglio parlare di fatiche passate. Con la città abbiamo intrecciato un rapporto cambiato con il tempo, ci siamo fatti conoscere e grazie alla visibilità anche fatti sentire a Roma per il processo di statizzazione. Ora siamo reduci da una tournée in Bolivia, abbiamo stretto accordi di scambio musicale con la Corea del Sud, da cui proviene il 25% dei nostri allievi. Abbiamo in corso di definizione un progetto con Malta. Il conservatorio è un gioiello, che ho solo spolverato». Le parole di Beschi ieri hanno introdotto la descrizione della stagione «Donizetti in concerto» che, da domani al 14 luglio, presenta «i frutti di un anno di scuola, coinvolgendo i docenti e gli alunni», prosegue il direttore.
In cartellone 13 concerti, alle 18.30, gratuiti, eseguiti dai docenti, in sala Greppi, e dagli studenti nell’auditorium e giardino del conservatorio. Si parte domani con la presentazione del nuovo libro di Angelo Gilardino sulla vita e opere di Mario Castelnuovo Tedesco. La conversazione in sala Greppi sarà intervallata da intermezzi musicali e finirà con l’esecuzione del quintetto op. 143 per chitarra e archi a cura di Luigi Attademo e del quartetto dell’orchestra da camera di Mantova.
«Compositore in auge negli anni Venti, in esilio negli Stati Uniti dal 1938 a causa delle leggi razziali, Castelnuovo è un patrimonio da recuperare — spiega Attademo —. Sono da riabilitare i valori della sua musica e lascito: rimettere la chitarra al centro del repertorio tradizionale». Appuntamenti successivi: sabato 30 giugno, musiche per violino solo accompagnate dalla performance artistica del pittore Oliviero Passera, il 5 luglio il virtuosismo romantico, l’8 luglio la poetica del pianoforte, il 13 il jazz e il pop e il 14 si chiude con un concerto per violino e viola. Se la sala Greppi ospita la stagione dei docenti, con «soddisfazione, perché tra noi e il conservatorio c’è comunanza di intenti», dice Ettore Taschini dell’associazione sala Greppi, gli allievi si esibiranno venerdì 22 giugno in giardino con il quintetto di fiati alle prese con Vivaldi, Boismortier, Ravel, per proseguire sabato
23 in Santa Maria Maggiore con un’esibizione che rientra anche nel festival internazionale degli ottoni Corsini, in occasione della masterclass di Massimo la Rosa. E ancora i concerti del 26 e 29 giugno, del 3, 6 e 10 luglio.