Stazione nel caos Sbandati sul treno pendolari a terra
E un guasto provoca cancellazioni e ritardi
Era già cominciata male la giornata per i pendolari bergamaschi. Il guasto di un vecchio locomotore aveva lasciato senza treno la linea fra Bergamo e Treviglio Ovest (e da lì a Milano), privata in un colpo solo di dieci corse. Ulteriori guasti avevano lasciato in stazione altri treni, cui si aggiungevano soppressioni per motivi non chiariti. E nel mezzo di tutto questo, a metà pomeriggio è arrivato un inedito: la cancellazione di due corse causa sbandati. Cioè di una decina di coloro che bivaccano il stazione, e che erano saliti clandestinamente su un treno. Quando poi sono stati trovati dal personale di Trenord, tra le trattative per farli scendere e l’intervento della polizia non c’è più stato il tempo per pulire e far partire il treno. Cancellate quindi le corsie di andata e ritorno. Intanto l’assessore regionale Claudia Terzi va all’attacco di Trenord: «Superato il punto di non ritorno».
«Guardatevi in giro: la fauna che c’è in giro per i binari la trovate anche sui treni», dice un dipendente della stazione. Sta tentando di spiegare perché, in aggiunta ai problemi soliti come il guasto del vecchio locomotore che in un colpo solo ieri ha cancellato dieci corse, la stazione di Bergamo ha inaugurato ieri anche la soppressione causa sbandati. La «fauna» di cui parla il ferroviere è il grande numero di senzatetto e tossicodipendenti che frequenta il sedime ferroviario, proprio quello visitato giusto il giorno prima dall’archistar che dovrà trasformarlo. Una decina di sbandati ieri sono saliti su un treno fermo e si sono fermati a bivaccare per qualche ora. Quando il personale di Trenord è andato a preparare il treno per la corsa 10808 delle 16.30 per Milano Porta Garibaldi ci hanno trovato gli inquilini a sorpresa. A questo punto è cominciato il tira e molla per farli scendere, finché è stato chiamato il 113. Quando infine è arrivata la pattuglia delle Volanti i senzatetto si sono dati alla fuga, ma ormai il treno non era in condizioni di essere utilizzato o ripulito in tempo. Risultato: soppressione della corsa e anche di quella di ritorno delle 18.33 da Milano.
La giornata era già iniziata male, con l’«improvvisa necessità di manutenzione di una macchina», come dicono a Trenord. Traduzione: si è rotto un locomotore. Quindi addio alle dieci corse che quel treno avrebbe dovuto fare tra Bergamo e Treviglio Ovest, e da lì a
Il locomotore Il mezzo guasto è stato prodotto fra il 1987 e il 1991 e ha problemi di surriscaldamento
Milano. A restare in panne è stato una Ale 582, una «automotrice elettrica atta al servizio viaggiatori pendolari o su medie distanze» che la stessa Trenord definisce «vetusta», perché è stata prodotta fra il 1987 e il 1991 e nei mesi estivi ha spesso problemi di aerazione del motore. Mercoledì sera il locomotore deve avere deciso di tirare il fiato, visto che i tecnici si sono accorti di un guasto che non era possibile risolvere nel giro di poche ore. A mezzanotte e 26 minuti Trenord ha pubblicato l’avviso che quel treno per tutta la giornata di ieri non sarebbe uscito dall’officina. Risultato: la cancellazione dei treni da Bergamo a Treviglio delle 6.50, 8.20, 10.20. 16.50 e 18.20, e di quelli da Treviglio a Bergamo delle 7.30, 9.08, 11.08, 17.38 e 19.08. Senza alcun servizio sostitutivo di autobus.
Ma il vecchio locomotore non è stato l’unico a lasciare a piedi chi doveva andare a Milano. Si è rotto anche quello che sarebbe servito alla corsa 10771 delle 10.21 per andare Porta Garibaldi via Carnate: «Un guasto che richiede un intervento di manutenzione in sede di deposito», ha avvisato Trenord. Un terzo guasto ha riguardato la corsa da Milano Greco Pirelli verso Brescia fermandosi a Treviglio, Vidalengo, Morengo, Romano e Calcio. Il locomotore che doveva partire alle 7.52 è rimasto fermo per 16 minuti. In quel caso il guasto «è stato risolto in seguito all’intervento del personale di bordo» e infine il treno è arrivato a Brescia con 22 minuti di ritardo. Tra Bergamo e Porta Garibaldi ci sono state altre cancellazioni senza spiegazioni: i treni via Carnate delle 18.21, 19.21 e 21 e via Treviglio delle 18.22 (più quello soppresso causa sbandati). «Troppe volte cancellano le corse senza spiegazioni: sono le conseguenze della riduzione del personale», protesta Lucia Ruggiero del Comitato Pendolari.
Infuriata l’assessore regionale alle Infrastrutture Claudia Terzi: «Il punto di non ritorno è stato oltrepassato. Siamo al cospetto di una catena di disservizi quotidiani. Quanto è successo è l’ultimo caso eclatante di una lunga serie e riflette l’inadeguatezza di Trenord, incapace di assicurare un servizio che possa definirsi tale. Mi chiedo come sia possibile che un guasto abbia comportato l’azzeramento delle corse per tutta la giornata con le aggravanti di un preavviso poco tempestivo. Nei confronti di Trenord, società che non controlliamo direttamente ed è compartecipata con Trenitalia, eroghiamo pesanti sanzioni che però non compensano i disagi per i cittadini».