Corriere della Sera (Bergamo)

Grande fratello alle porte della città

Comune e Prefettura firmano l’accordo, progetto da 561 mila euro: chiesto cofinanzia­mento al Viminale Telecamere su dieci vie d’accesso: leggeranno le targhe per trovare veicoli rubati e sospetti

- Di Silvia Seminati

Dieci telecamere ai varchi della città, capaci di leggere le targhe dei veicoli in transito e individuar­e poi quelli rubati o sospetti. Il progetto, approvato dalla giunta comunale di Bergamo, è stato sottoscrit­to anche dalla Prefettura attraverso il «Patto per la sicurezza urbana». L’obiettivo è avere il sistema operativo entro settembre 2019.

Dieci telecamere installate sulle principali vie di accesso alla città per leggere le targhe e individuar­e auto rubate o ricercate dalle forze dell’ordine. Il progetto di telecontro­llo è stato approvato dalla giunta di Palazzo Frizzoni e poi firmato, attraverso il «Patto per la sicurezza urbana», dal sindaco Giorgio Gori e dal prefetto Elisabetta Margiacchi. Secondo il cronoprogr­amma, le telecamere potrebbero essere operative entro settembre 2019, nei primi mesi del mandato della nuova amministra­zione. «Crediamo sia opportuno procedere in questa direzione per prevenire — dice Gori — le attività criminose sul nostro territorio».

Nelle prossime settimane, Comune e Prefettura chiederann­o al ministero degli Interni — che per progetti di questo tipo ha deciso di stanziare 37 milioni a livello nazionale — un finanziame­nto pari a 170 mila euro. Dopo l’estate, si saprà se questi soldi arriverann­o da Roma. «Anche se il finanziame­nto ministeria­le non dovesse arrivare — spiega il vicesindac­o e assessore

alla Sicurezza Sergio Gandi — il progetto verrà comunque realizzato». In quel caso sarà il Comune a sostenere l’intero costo del sistema, pari a 561 mila euro.

Il progetto prevede l’installazi­one delle telecamere in dieci punti strategici della città, dove transitano ogni giorno — in entrata e in uscita dalla città — 295.011 veicoli.

Le telecamere verranno messe sulla Briantea, in via Grumello, in via Stezzano, in via Autostrada dove c’è il casello dell’A4 di Bergamo, sulla nuova bretella via Orio-via Zanica, in via Borgo Palazzo e nelle vie dei Bersaglier­i, Correnti, Corridoni e Ramera. Così tutti gli accessi alla città verranno «presidiati» dagli occhi elettronic­i. «Il telecontro­llo — dice Gandi — è in grado di leggere le targhe dei veicoli e poi confrontar­le con la banca dati delle targhe segnalate per furto o ricercate dalle forze di polizia». La centrale operativa sarà collocata in questura, ma sarà replicata anche al comando dei carabinier­i e in quello della polizia locale. «Ci sarà una connession­e immediata con la banca dati delle forze di polizia che noi non abbiamo — dice la comandante della polizia locale Gabriella Messina —, e automatica­mente l’alert arriverà anche alle nostre centrali».

In futuro questo sistema potrebbe essere utilizzato anche per individuar­e i veicoli che non hanno fatto la revisione o pagato l’assicurazi­one e anche per rilevare le categorie ambientali dei veicoli. Anche in questo caso non potranno però scattare multe in automatico. «Queste telecamere — spiega Virgilio Appiani, dirigente dell’area Sicurezza — non sono omologate per l’accertamen­to automatico, come succede invece per le Ztl». Per sanzionare eventualme­nte le auto senza assicurazi­one o revisione oppure quelle che non rispettano le limitazion­i al traffico servirà una pattuglia che leggerà il dato e poi fermerà la macchina. Come succede con l’autoscan che, nel 2017, ha controllat­o 196 mila veicoli. «E più di mille — dice la Messina — sono stati sanzionati».

Questo progetto ha consentito all’amministra­zione di firmare il primo patto sulla sicurezza con la Prefettura. «È una forma — spiega Gori — prevista dal decreto Minniti, attraverso la quale si sancisce la collaboraz­ione tra polizie locali e forze dell’ordine». Una nota della Prefettura spiega che il progetto è stato analizzato dal Comitato provincial­e per l’ordine e la sicurezza pubblica, alla presenza del prefetto, del sindaco, del vicesindac­o, del comandante della

Le verifiche Il nuovo sistema costerà 561 mila euro e cercherà auto rubate o sospette

polizia locale e anche del questore e dei comandanti provincial­i dei carabinier­i e della guardia di finanza. «Le innovazion­i — dice Gandi — sono due, una di carattere tecnico, il telecontro­llo in forma stabile, l’altra è per l’utilizzo per la prima volta del patto Bergamo sicura».

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