Grande fratello alle porte della città
Comune e Prefettura firmano l’accordo, progetto da 561 mila euro: chiesto cofinanziamento al Viminale Telecamere su dieci vie d’accesso: leggeranno le targhe per trovare veicoli rubati e sospetti
Dieci telecamere ai varchi della città, capaci di leggere le targhe dei veicoli in transito e individuare poi quelli rubati o sospetti. Il progetto, approvato dalla giunta comunale di Bergamo, è stato sottoscritto anche dalla Prefettura attraverso il «Patto per la sicurezza urbana». L’obiettivo è avere il sistema operativo entro settembre 2019.
Dieci telecamere installate sulle principali vie di accesso alla città per leggere le targhe e individuare auto rubate o ricercate dalle forze dell’ordine. Il progetto di telecontrollo è stato approvato dalla giunta di Palazzo Frizzoni e poi firmato, attraverso il «Patto per la sicurezza urbana», dal sindaco Giorgio Gori e dal prefetto Elisabetta Margiacchi. Secondo il cronoprogramma, le telecamere potrebbero essere operative entro settembre 2019, nei primi mesi del mandato della nuova amministrazione. «Crediamo sia opportuno procedere in questa direzione per prevenire — dice Gori — le attività criminose sul nostro territorio».
Nelle prossime settimane, Comune e Prefettura chiederanno al ministero degli Interni — che per progetti di questo tipo ha deciso di stanziare 37 milioni a livello nazionale — un finanziamento pari a 170 mila euro. Dopo l’estate, si saprà se questi soldi arriveranno da Roma. «Anche se il finanziamento ministeriale non dovesse arrivare — spiega il vicesindaco e assessore
alla Sicurezza Sergio Gandi — il progetto verrà comunque realizzato». In quel caso sarà il Comune a sostenere l’intero costo del sistema, pari a 561 mila euro.
Il progetto prevede l’installazione delle telecamere in dieci punti strategici della città, dove transitano ogni giorno — in entrata e in uscita dalla città — 295.011 veicoli.
Le telecamere verranno messe sulla Briantea, in via Grumello, in via Stezzano, in via Autostrada dove c’è il casello dell’A4 di Bergamo, sulla nuova bretella via Orio-via Zanica, in via Borgo Palazzo e nelle vie dei Bersaglieri, Correnti, Corridoni e Ramera. Così tutti gli accessi alla città verranno «presidiati» dagli occhi elettronici. «Il telecontrollo — dice Gandi — è in grado di leggere le targhe dei veicoli e poi confrontarle con la banca dati delle targhe segnalate per furto o ricercate dalle forze di polizia». La centrale operativa sarà collocata in questura, ma sarà replicata anche al comando dei carabinieri e in quello della polizia locale. «Ci sarà una connessione immediata con la banca dati delle forze di polizia che noi non abbiamo — dice la comandante della polizia locale Gabriella Messina —, e automaticamente l’alert arriverà anche alle nostre centrali».
In futuro questo sistema potrebbe essere utilizzato anche per individuare i veicoli che non hanno fatto la revisione o pagato l’assicurazione e anche per rilevare le categorie ambientali dei veicoli. Anche in questo caso non potranno però scattare multe in automatico. «Queste telecamere — spiega Virgilio Appiani, dirigente dell’area Sicurezza — non sono omologate per l’accertamento automatico, come succede invece per le Ztl». Per sanzionare eventualmente le auto senza assicurazione o revisione oppure quelle che non rispettano le limitazioni al traffico servirà una pattuglia che leggerà il dato e poi fermerà la macchina. Come succede con l’autoscan che, nel 2017, ha controllato 196 mila veicoli. «E più di mille — dice la Messina — sono stati sanzionati».
Questo progetto ha consentito all’amministrazione di firmare il primo patto sulla sicurezza con la Prefettura. «È una forma — spiega Gori — prevista dal decreto Minniti, attraverso la quale si sancisce la collaborazione tra polizie locali e forze dell’ordine». Una nota della Prefettura spiega che il progetto è stato analizzato dal Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, alla presenza del prefetto, del sindaco, del vicesindaco, del comandante della
Le verifiche Il nuovo sistema costerà 561 mila euro e cercherà auto rubate o sospette
polizia locale e anche del questore e dei comandanti provinciali dei carabinieri e della guardia di finanza. «Le innovazioni — dice Gandi — sono due, una di carattere tecnico, il telecontrollo in forma stabile, l’altra è per l’utilizzo per la prima volta del patto Bergamo sicura».