Assenze in maggioranza, la seduta salta
In aula mancano cinque consiglieri e la discussione sul bilancio slitta a luglio
APalafrizzoni ieri si sarebbe dovuto votare il bilancio consuntivo 2017. Ma l’assenza di cinque consiglieri della maggioranza ha fatto saltare la seduta. Se ne riparlerà a luglio. «Questo denota un momento di debolezza che ha ben pochi riscontri nel passato», attacca l’ex sindaco Franco Tentorio. «Evitiamo gli opportunismi», replica Robi Amaddeo, tra gli assenti perché in ferie.
Salta il Consiglio comunale perché la maggioranza di centrosinistra resta senza numero legale. Ad andar «deserta», questo è il termine, è la seduta che dovrebbe discutere e votare il bilancio consuntivo 2017, già presentato giovedì sera.
L’inizio dei lavori, fissato per le 17.45, si fa attendere a lungo. L’opposizione (non al completo, per altro) inizia a borbottare per i ritardi. Verso le 18.20, scatta finalmente l’appello: i presenti sono 22, si potrebbe partire. Ma il forzista Gianfranco Ceci si accorge dei vuoti nei banchi del centrosinistra e chiede di verificare se la maggioranza disponga del numero legale. Secondo il regolamento, servono almeno 17 consiglieri, al netto di quelli di minoranza. Il numero non c’è, perché la Lista Gori è dimezzata dalle assenze di Robi Amaddeo (il capogruppo), Ezio Deligios e Massimo Camerlingo, mentre il Patto civico (Simone Paganoni e Federica Bruni) non c’è proprio. A nulla vale l’en plein del Pd. Come da prassi, dopo 5 minuti — sarebbero stati 15 a seduta in corso — scatta la seconda conta. Il centrodestra si sposta a sedere tra le sedie destinate al pubblico: 16 presenti, cala il sipario. La Bruni arriva trafelata, conferma l’imprevisto sul lavoro menzionato durante l’appello: «Dovevo finire di preparare le chemioterapie per settimana prossima — spiega la pediatra —, all’ospedale i colleghi sono in ferie ma il numero di pazienti resta lo stesso». Poco dopo compare Camerlingo, anche lui medico: ha dovuto tener aperto l’ambulatorio, spiega, arrivando
in ritardo.
«Questo denota un momento di debolezza e disorganizzazione che ha ben pochi riscontri nel passato — commenta l’ex sindaco Franco Tentorio a nome dell’opposizione —. Si è impedito il funzionamento del Consiglio, improvvidamente convocato di venerdì, probabilmente per consentire l’inizio delle vacanze di qualcuno». Ma è lo stesso Giorgio Gori a smentire l’ipotesi sollevata sarcasticamente dal centrodestra. Quanto alla data, secondo il Pd era la prima utile trascorsi i venti giorni dal via libera in giunta sul consuntivo. Il rendiconto — slittato a causa dell’iperlavoro
L’incidente Bruni e Camerlingo in ritardo per lavoro, Assenti anche Deligios, Paganoni e Amaddeo
La polemica L’ex sindaco Tentorio: «Disorganizzati, una cosa del genere non era mai successa»
per gli uffici «andati lunghetti», secondo la giunta — andrebbe approvato entro il 30 aprile: a questo punto sarà rimpallato al consiglio comunale del 2 luglio.
«Evitiamo le morali e gli opportunismi, ogni anno vado via a giugno — replica da Spalato Amaddeo, che sta visitando le fortificazioni veneziane Unesco —. In aula non manco mai, è stato un episodio fortuito perché due medici hanno avuto un’emergenza». Rivendica le sue statistiche anche Paganoni («è la mia prima assenza in quattro anni di consiglio»): ieri sera aveva una riunione con il parroco di San Paolo, sarebbe arrivato verso le 20. Non è servito. La maggioranza, dopo un confronto a porte chiuse, ostenta sicurezza. Le tensioni, se ci sono state, restano confinate nel confronto interno al centrosinistra.
❞ Evitiamo le morali e gli opportunismi, vado sempre in ferie a giugno: altrimenti in aula non manco mai Robi Amadeo capogruppo Lista Gori