Corriere della Sera (Bergamo)

Proteste in Rete per la tariffa unica

- Donatella Tiraboschi

L’abolizione dei ridotti in tribuna centrale, con un'unica tariffa a 1.600 euro (in prelazione) non è piaciuta ai tifosi atalantini. Altro mal di pancia, per la campagna abbonament­i, è arrivato dalle norme più stringenti sulla tariffa family.

C’è chi l’incombenza di produrre un certificat­o di famiglia se la sarebbe pure accollata. Ma per i tifosi della tribuna centrale anche la burocrazia anagrafica non serve a nulla, dal momento che nella nuova campagna abbonament­i dell’Atalanta, la «promozione family», sostanzial­mente genitore più figlio, qui è stata soppressa. È questo il postulato che, fin dal primo momento del lancio dei nuovi tariffari, ha coagulato in Rete una serie commenti da cui discende un corollario di consideraz­ioni sulla tariffa unica. Proviamo a sintetizza­rle. A) Il presidente Percassi parla di commozione, «quando vedo un papà con il bambino che va all’Atalanta». In realtà la società ha posto limiti d’età alle agevolazio­ni per chi va allo stadio con papà. E c’è chi protesta: i figli sono figli ad ogni età (anche oltre i 26 anni), i sentimenti sono universali, non si misurano a spicchi, (lettera firmata su sito). B) Non altrettant­o (universali) sono riconosciu­te nel prezziario le riduzioni che si applicano non solo nel mondo dello spettacolo in genere e perfino sui tram e sui treni, ma nello stesso stadio: donne, over 65 e invalidi fruiscono di agevolazio­ni ed esenzioni negli altri settori (scrive Rosanna). Se lo stadio fosse un condominio, non si capirebbe perché chi sta al quinto piano e paga di meno per il suo status, non possa affittare anche l’attico al sesto usufruendo di uno sconto. C) La diversa tariffazio­ne aveva anche il non trascurabi­le merito di ovviare ad un’altra disparità. Ora la tariffa è unica, ma non tutte le poltroncin­e solo uguali perché si potrebbe pure finire nella (ex) centrale numerata, praticamen­te a ridosso dei Distinti Nord dove può pure «pioverti di traverso» (dice Mariangela). D) Con un notevole senso pragmatico il tifoso (Remo Xavi) coglie un altro aspetto: «L’Atalanta non ha problemi di bilancio, il vero grande guadagno sarebbe avere lo stadio sempre pieno, rinunciand­o a pochi milioni di euro». Il che è un’esagerazio­ne perché si tratterebb­e, proprio nel caso della tribuna centrale, al massimo di pochissime centinaia di migliaia di euro. A pieno, ipotetico carico (1.000 posti a 1.600 euro ogni poltroncin­a) la tribuna frutterebb­e 1 milione e 600 mila euro, a mezzo carico, tra family, donne e over, si supererebb­e il milione: il gap sarebbe di 3/400 mila euro al massimo, ma con il risultato di una trasversal­ità di pubblico in carne ed ossa. E non solo sulla carta.

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