Corriere della Sera (Bergamo)

Mondo per sempre Una fondazione e il «suo» oratorio

- Donatella Tiraboschi

«Quando è successo». Oggi sono tre mesi che il Mondo se ne è andato, ma Clara non riesce a dire che il papà è morto. Si ferma sull’orlo di quel baratro verbale, limitandos­i al succedere delle cose. Risponde trafelata, di corsa. «Ero al telefono con il Bocia, mi è sempre stato vicino da quando è successo». Riavvolger­e il nastro è un esercizio doloroso, come annettersi al presente dove il vuoto di chi non c’è più è una vertigine costante. «Papà mi manca, ogni giorno di più, mi manca sempre, ma lui non può essere dimenticat­o. Per questo con chi gli era stato vicino, con chi aveva diviso con lui passioni e ideali abbiamo deciso di fare qualcosa fin dal primo momento». Attorno a Clara si sono stretti Oreste Perri, presidente del Coni Lombardia, Massimo Achini presidente del Csi di Milano e il dottor Giorgio Cerizza, responsabi­le dell’unità di riabilitaz­ione dalle dipendenze dell’ospedale di Rivolta d’Adda e da questo circolo di sentimenti di amicizia, di gratitudin­e e di ricordi del credo del Mondo è nata la Fondazione Emiliano Mondonico. «È il modo con cui papà è qui con noi — chiarisce Clara — con le sue idee, con le passioni che lo hanno animato nei confronti dei ragazzi, da quelli degli oratori a quelli della Comunità dell’Approdo». Che in questi mesi, come rivela Cerizza, sono stati allenati da Pala e Finardi, che ogni mercoledì hanno varcato i cancelli della Comunità per continuare quel lavoro di inclusione sportiva che Mondonico aveva portato avanti. «Quei ragazzi erano il suo mondo — prosegue Clara —, a cui insegnava la sua verità; non mollare mai nelle difficoltà della vita e dare a tutti la possibilit­à di farcela, di riprenders­i dopo gli errori. Ho pensato che i suoi insegnamen­ti non dovessero andare persi, ma potessero continuare a vivere attraverso una Fondazione che, nel suo nome, proseguirà il cammino di ideali che lui ha tracciato». La presentazi­one ufficiale della Fondazione è prevista per domani in occasione di «Oralimpics — l’Olimpiade degli Oratori», presso il Parco Experience di Arexpo a Milano dove, nel nome di Mondonico e delle sue imprese, si ritroveran­no le istituzion­i e tantissimi amici. Un’ambientazi­one dove il mister si sarebbe trovato perfettame­nte a suo agio, in un tourbillon di eventi che, tra gli altri, sul campo centrale, allestito sul decumano del sito Expo, vedrà sfidarsi la squadra della Nazionale Amputati italiana di calcio, la squadra dell’Approdo che lo stesso Mondonico allenava e la squadra dell’ oratorio di Rivolta d’ Adda dove l’allenatore è cresciuto. «E che — anticipa Clara — il 15 settembre gli verrà ufficialme­nte intitolato. Ma metteremo in cantiere altre iniziative». Per lei, il papà resta una ragione di vita assoluta. «Volevo stupirlo e chissà se con questa Fondazione ci sono riuscita. È stato il mio maestro, mi ha insegnato ad apprezzare la vita e questo glielo dovevo. Per me,però, non se ne è mai andato, e ogni sera quando torno a casa, spero sempre di ritrovarlo che mi aspetta.Non amerò mai nessuno come lui».

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Mister Emiliano Mondonico è scomparso lo scorso 29 marzo

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