Arioli: quelle cene con gli amici di Cl
Da ieri anche il procuratore Walter Mapelli lavora su Foppolo. Affiancherà il pm Gianluigi Dettori sul fronte delle tangenti. È una novità piccola, ma che fa capire tanto. Significa che per gli inquirenti c’è ancora da scavare. Le ammissioni dell’ex sindaco Giuseppe Berera e dell’imprenditore Sergio Lima non chiudono il caso, anzi. Entrambi hanno confessato la tangente da 75 mila euro in Austria, tra il 2011 e il 2013, e si sono detti pronti a parlare di nuovo. Carlo Montini per ora non ha risposto, ma potrebbe farlo presto. Quei soldi venivano dalla «cresta» da 200 mila euro fatta sulla seggiovia Conca Nevosa.
È la vicenda riferita dall’ex vicesindaco di Carona Mauro Arioli, indagato a sua volta per corruzione e ora deciso a sgomberare ogni dubbio non solo sulle presunte truffe di diamanti e gioielli di cui si dice innocente nonostante una condanna in primo grado a Verona. Anche Brembo Super Ski (Bss).
Ci racconti dei 200 mila euro sulla «Conca Nevosa».
«Eravamo negli uffici della Snowstar a Gussago (la società fallita di Lima, ndr). Era scaduta la vita tecnica dei due skilift Terre Rosse e Conca Nevosa e si era presentata l’opportunità di comprare l’Agamatic. Non ricordo di chi sia stata l’idea, ci siamo detti: facciamo 50 mila euro a testa».
Come?
«Lima l’ha acquistata usata e nel rivenderla alla Bss ci ha attaccato i 200 mila in più».
Perché ha accettato?
«Perché ho visto che il modus operandi era quello. Non è che mi alzo e faccio il santo della situazione».
Si ricorda qualche particolare di quel giorno?
«Siamo andati a mangiarci un pollo arrosto straordinario, in un ristorante in collina, contenti di montare un impianto nuovo, soprattutto a Carona, e di guadagnarci quattro lire, perché come soleva dire il buon Berera: “Non siamo in giro a pettinare le bambole”».
Che ruolo aveva Montini?
«Era considerato il genio della finanza, anche perché si arrogava di avere grosse entrature nei servizi segreti italiani e di essere parente di Paolo VI (quest’ultima circostanza è
stata, tra l’altro, smentita dalla famiglia del Pontefice, ndr). Per qualsiasi operazione si consigliavano con lui».
I soldi dovevano girare sui suoi conti in Austria?
«Sì, e infatti a me li ha dati lui i contanti. Prima solo 7 mila con la scusa che non andava in Austria, poi altri 3 mila. Ero a bere l’aperitivo all’ex Hemingway ed è arrivato in Vespa con i soldi sotto il sellino».
Perché lei ha avuto solo 10 mila euro?
«Io ho seguito la Brembo Super Ski quando ero vicensindaco (tra il 2009 e il 2014, ndr), poi sono sparito dalla circolazione per un po’. Forse pensavano di fare i furbi. Non sapevo che Berera avesse la procura su quel conto».
L’ha scoperto adesso?
«Sì, ma a me non interessa il fatto di non avere incassato. Avrei potuto ricattarli. Ho deciso di parlare col pm innanzitutto per tutelare l’ex sindaco di Carona Gianalberto Bianchi. Lui era all’oscuro di tutto. Che ci vada di mezzo chi, poveraccio, faceva parte di un Cda (quello di Bss, ndr) in cui non poteva nemmeno dire “a”, non mi sta bene. E poi è giusto che la gente sappia».
Perché non è andato prima in Procura a denunciare?
«Ci ho pensato tanto. Ora pagherò il mio conto, ma era ora di dire basta».
Lei dice che era «un sistema» quello delle sovrafatturazioni. Sa di altri episodi?
«Con la telecabina si era detto di fare lo stesso. Era stata acquistata regolarmente. L’eventuale guadagno doveva arrivare dal montaggio, di cui si sarebbe occupato Lima».
Ma poi c’è stato l’incendio doloso e il presunto appalto truccato. Frequentava spesso, ai tempi, Berera?
«Sì, sono andato anche alle cene con gli amici di Comunione e liberazione, poi si andava a pregare. Lupi era un amico (Maurizio, ex ministro alle Infrastrutture dal 2013 al 2015, ndr). Ci ha dato una grande mano sugli impianti, perché ha tolto la scadenza della vita tecnica per aiutare le piccole stazioni. Mi ricordo che eravamo a cena, a Treviglio, con tutta la combriccola di Cl. Raimondi (Marcello, l’ex assessore regionale, ndr) organizzava a Stezzano serate di preghiera. Poi c’era “il Robertino” Formigoni, come lo chiamava il buon “Birolda” (l’ex sindaco di Valleve Santo Cattaneo, ndr): “Robertino fà mia ol bambo, mandà sö i solc”, gli diceva ridendo in bergamasco».
Lei era d’accordo sull’investimento telecabina?
«Sì, se l’avessero montata a Carona, dove aveva un senso. A Foppolo, l’idea era di metterne una nuova con i soldi degli investimenti in Lussemburgo».
...Che sono andati male, come quelli dei 700 mila euro finiti a Hong Kong. Sa qualcosa di quella vicenda?
«Sì, so tutto, e meno male che sono il solo. Però con la stampa non posso parlarne».
❞ Il ruolo di Montini Era considerato un genio, si consigliavano su tutto. Lui diceva di avere grosse entrature
❞ Con l’ex ministro Lupi sono stato a una cena, a Treviglio. Era un amico. Ha aiutato molto le piccole stazioni sciistiche