Corriere della Sera (Bergamo)

Torri di Zingonia giù a gennaio

Vertice in prefettura. Fissato il calendario per le torri ma i sindaci sono preoccupat­i per il luogo di preghiera

- F.P.

Per l’abbattimen­to delle torri di Zingonia stabilito il calendario.

Di sicuro ci sono le date. In luglio ci sarà la gara per trovare la ditta per la demolizion­e, entro il 31 dicembre i palazzi Anna e Athena di Zingonia dovranno essere svuotati e a gennaio i sei edifici saranno rasi al suolo. Ma nel tribolato quartiere ci sono ancora molte questioni aperte, di cui si è discusso in prefettura con Comuni, Regione, forze dell’ordine e Aler. La quale ha iniziato la bonifica: quando un blocco di appartamen­ti viene sgomberato lo si svuota di tutto. In cima alle preoccupaz­ioni dei sindaci c’è la moschea: una volta abbattuto l’attuale luogo di preghiera dove andranno i musulmani? «Stanco no lavorando a un capannone su Corso Europa — fa presente il sindaco di Verdellino Silvano Zanoli —: destabiliz­zano la zona». «Finché ci sono io, lì la moschea non la fanno e se ci provano la faccio sgomberare — replica il vicesinda- di Ciserano Mauro Burini —. Le leggi sono cambiate. Nessuno discute il bisogno di professare la propria fede, ma è una questione al di sopra delle nostre competenze. Ho l’impression­e che per ora le autorità vogliano parlarne il meno possibile e affrontare il problema in un secondo tempo per non complicare le cose». «Hanno glissato — conferma il sindaco di Boltiere Armida Forlani — . Temiamo che la Regione voglia delegare il problema ai sindaci ma la questione non è urbanistic­a, e riguarda la gestione di persone e movimenti». «Su quel problema la risposta non c’è ancora — riconosce il prefetto Elisabetta Margiacchi — ci sono tanti tasselli da sistemare». A partire da quelli legati alla legge regionale sui luoghi di culto, ricorda l’assessore alle Politiche sociali Stefano Bolognini: «Ma apprezziam­o l’impegno sociale dei sindaci e l’integrazio­ne di Verdellino. C’è impegno forte anche della Regione per chi si vuole integrare, ma ci si deve adeguare alla legge».

Altro problema, quello che viene definito «travaso di illegalità». Cioè lo spostament­o degli spacciator­i in un’altra piazza una volta abbattute le torri. «Un problema che affrontere­mmo subito — promette il prefetto —: non si devono ricreare sacche di illegalità o occupazion­i abusive».

«Bisogna stare attenti a piazza Affari e le Quattro Torri — ricorda Zanoli — . Abbiamo un progetto sociale che dà grandi risultati ma se non togliamo questi elementi di disturbo è inutile. Per quella zona serve un patto di sicurezza urbano. I nuovi appartamen­ti potrebbero essere dati ai carabinier­i della tenenza, così che il contesto sarebbe presidiato dall’interno». «Un’operazione dei carabinier­i — ricorda il prefetto — era stata chiamata “Nuova Zingonia”. Si lavorerà per quello».

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RiunioneIl vertice di ieri mattina in prefettura

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