Transumanza da riscoprire Con i pastori sugli alpeggi
Due di giorni camminate adatte ai bambini, laboratori e mungiture Il tragitto tra Cà San Marco, Piani dell’Avaro e Valtorta con sosta in Val d’Inferno
Silenzio, interrotto solo dal suono dei campanacci e dal muggito dei bovini. «La vita del pastore è diversa rispetto ad anni fa, ma resta la sua dimensione culturale unica». Così Giorgio Della Vite, referente del progetto «In cammino lungo i sentieri della transumanza», organizzato dalla cooperativa Cea Servizi con il sostegno del Cai Bergamo.
In programma due giorni tra Cà San Marco, un rifugio costruito nel 1593, i Piani dell’Avaro e Valtorta. Le camminate, adatte anche a bambini, sono costellate di laboratori ed esperienze «per entrare in contatto diretto con le attività poco familiari a chi non ha pratica di montagna — continua Della Vite —. È un percorso lento, fatto per guardarsi attorno». Il ritrovo della prima giornata è domani alle 9.30 a Cà San Marco, a Mezzoldo. I partecipanti sono accompagnati da pastori che conducono una mandria di bovini e asini, mentre una guida racconta dettagli e curiosità della vita sui monti, con attenzione all’aspetto ambientale.
«Il tragitto è di circa 6-7 chilometri e senza salite impegnative», sottolinea Della Vite. Una volta arrivati al Rifugio Monte Avaro, dopo pranzo, tra le 15 e le 17 si può assistere alla mungitura e alla caseificazione e partecipare a un laboratorio di arte terapia.
Dopo la cena, vengono proiettati un breve documentario sul Carnevale di Valtorta e uno intitolato «Il percorso della agrì». Realizzato da Della Vite intervistando signore ultranovantenni della Valle Brembana, ricorda che, prima della Seconda Guerra Mondiale, le donne di Valtorta producevano la «pasta di agrì», una pasta di formaggio. La mettevano in spalla su una gerla e la portavano in Valsassina, dove veniva ulteriormente lavorata e poi trasportata a Milano. «Era un lavoro comune per sopravvivere. Le donne lo svolgevano anche d’inverno, facendo la strada nella neve e indossando zoccoli di legno», spiega Della Vite.
Domenica si riparte alle 8.30 verso Valtorta. Lungo la strada, si fa una sosta all’agriturismo d’Alpe Ferdy, in Val d’Inferno, per approfondire questa realtà. Il pomeriggio è dedicato alla scoperta del borgo di Valtorta e della sua storia, con visita al centro e al Museo Etnografico, che ricostruisce gli ambienti della casa del passato, dalla cucina alla camera da letto. Il percorso si conclude con una tappa alla chiesa romanica di Sant’Antonio e alla storica Latteria sociale.
Il costo delle due giornate è 15 euro a testa, esclusi i pasti (10 euro solo un giorno). Per prenotazioni, 035 0063711 oppure info@ceaservizi.it.