Flook e mostre Il maniero celtico a Pagazzano
Nel castello di Pagazzano due serate dedicata all’Irlanda
Non si ascolteranno le solite arie, ovvero jigs e reels, ma saranno esplorate le nuove frontiere del folk. Il genere nella forma più innovativa, a cavallo tra fusion e musica tradizionale, accenderà la Irish night, domani, al castello visconteo di Pagazzano. Gli irlandesi Flook suoneranno in una delle tre tappe del minitour italiano, dopo Bolzano e Casteltirolo (concerto alle 21, ingresso gratuito).
La formazione è nata come quartetto di flauti: a segnarne la personalità sono Brian Finnegan e Sarah Allen, che ha suonato anche nei Waterboys, pubblicando nel 1997 «Flook! Live», già allora un disco di rottura, autoprodotto come tutti i loro lavori. La svolta verso sonorità energiche e moderne è arrivata con l’ingresso del chitarrista Ed Boyd, tuttora componente dei Lunasa, e John Joe Kelly, maestro del bodhran, tamburo a cornice in legno ricavato da pelle di capra e percosso da un bastone.
Sono seguite le uscite di «Flatfish» nel 1999 e, tre anni dopo, di «Rubai» che ha ottenuto la nomination da parte della Bbc come album folk dell’anno. Sul palco il gruppo porta l’armonia tra flauti, corde e pelli: entrambi, Brian e Sarah, suonano anche il whistle o flauto a fischietto, lui il bansuri indiano, ricavato dalla canna di bambù e dal suono mistico, lei la fisarmonica, mentre il chitarrista alterna boukouki e mandolino.
Nel 2005 i Flook hanno festeggiato dieci anni di carriera con altrettanti speciali concerti nelle isole britanniche e con l’uscita dell’atteso terzo album in studio, «Haven», sempre per la loro etichetta, la Flatfish, nominato album strumentale dell’anno da Liveireland.com. La loro attività live è proseguita con tour anche negli Stati Uniti,
Oltre il concerto Le mostre «Irish views» e «Folk out» oltre alla visita guidata del museo archeologico
mentre nel 2006 hanno conquistato il titolo di miglior gruppo dell’anno ai Bbc folk awards. Due anni dopo lo stop, deciso da Sarah Allen per dedicarsi alla maternità ha costretto gli altri musicisti a continuare la propria attività in diverse formazioni.
A gennaio, l’annuncio della reunion, con le prove a Bath. Dopo il live, possibilità di irish sessions, aperte a tutti i musicisti presenti nei vari contesti del castello. Due le mostre promosse da Geomusic: «Irish views» con immagini e proiezioni sulle bellezze dell’Isola Verde e «Folk out» con foto, locandine e poster su quarant’anni di concerti, festival e incontri sulla musica celtica nella Bergamasca e non solo. Visita guidata al museo archeologico,
ristorazione dalle 19 con prodotti gastronomici locali. La festa continuerà sabato, dalle 20.30, con la cena irlandese (quota di partecipazione 35 euro).