L’entusiasmo c’è In settemila per l’Atalanta
In settemila allo stadio e in centinaia in corteo per accompagnare l’Atalanta in ritiro in Val Seriana. L’entusiasmo dei tifosi si è fatto sentire ieri sera durante la presentazione della squadra. Cori, striscioni e il Bocia presente (nella foto, Gasperini e i Percassi).
Vent’anni, da compiere a novembre, e già tre gol in Serie A, uno proprio all’Atalanta. Marco Tumminello è considerato tra le promesse del calcio italiano, uno dei migliori prodotti del settore giovanile della Roma degli ultimi tempi. Un passato nel Trapani — è di Erice, a due passi dal capoluogo siciliano — e un anno solo a Palermo, prima della chiamata in giallorosso, dove vince lo Scudetto Allievi. In Primavera viene utilizzato sia da centravanti che da esterno d’attacco (praticamente come Musa Barrow) per la presenza di Edoardo Soleri, altro giovane di cui si dice un gran bene, ma riesce comunque a tenere una media realizzativa altissima, con 42 reti nelle 63 presenze con la maglia capitolina.
Un bel caratterino, anche, perché nelle semifinale Scudetto del 2016, contro l’Inter, affronta a muso duro l’arbitro che lo aveva ripreso mentre era in panchina. Una leggera testata (solo accennata) e sei giornate di squalifica che gli fanno saltare la finale contro la Juventus, poi vinta. Era già arrivata il primo gettone con la maglia dei grandi, concesso da Rudi Garcia proprio a gennaio di quell’anno, da diciassettenne.
Poi il prestito, al Crotone. Al debutto da titolare è sfortunato da una parte, perché i calabresi perdono 5-1, ma dall’altra parte si fa notare dalla sua prossima squadra, perché l’Atalanta è la sua prima vittima nel professionismo, con un destro che fulmina Berisha sul primo palo. Una rarità per chi, pur tecnico e dotato di un buon fisico, è sinistro naturale. Nel bilancio tra fortuna e sfortuna va però aggiunto il fatto che Tumminello, al termine della gara, ha riportato una distorsione al ginocchio che lo ha lasciato fuori sei mesi, in tempo solo per presenziare nelle ultime gare (segnando due gol).
L’Atalanta ha speso ben cinque milioni di euro per portarlo a Bergamo a titolo definitivo. Un tempo sarebbe stata una comproprietà, perché la Roma può riscattarlo per 13 milioni fra un anno, in caso di esplosione, oppure 15 nel 2020, per una plusvalenza che va dai 9 ai 12 milioni. Sarà, con ogni probabilità, messo in competizione proprio con il gambiano, soprattutto qualora non dovesse essere acquistato un ulteriore centravanti. Potrebbe, alla fine, prendere la maglia numero 32. Il perché è presto detto: si ispira a Bobo Vieri, bomber esploso proprio a Bergamo e che è tornato due volte durante la carriera. Potrebbe essere stato anche per questo motivo che, alla fine, Tumminello ha scelto di venire all’Atalanta nonostante le tante offerte.
Nel 2016 venne squalificato per 6 gare per avere affrontato a muso duro l’arbitro ❞ Nella Primavera della Roma ha giocato sia da centravanti che da attaccante esterno segnando 42 gol in 63 partite