Apertura per la flessibilità degli orari
Una timida apertura sul fronte degli orari e una disponibilità a incontrare i politici. Nel giorno della rottura del tavolo di mediazione al ministero del Lavoro fra MediaWorld e i sindacati sulle varie vertenze aperte in tutta Italia, resta qualche speranza per Curno e i 420 lavoratori della sede centrale che dal 23 luglio dovranno trasferirsi in Brianza. «Ci hanno promesso un incontro la settimana prossima, non c’è ancora una data — spiega Alberto Citerio della Fisascat Cisl uscendo dall’incontro —. E per la prima volta hanno accettato di discutere di una possibile flessibilità degli orari di ingresso e uscita, per venire incontro a chi incontrerà disagi nel trasferimento». Si svolgerà invece il 26 luglio l’incontro tra l’azienda e i parlamentari bergamaschi. «Il tavolo si svolgerà in Provincia, perché è responsabile delle politiche del lavoro — spiega il presidente di via Tasso Matteo Rossi —. Sarà un tipo di incontro diverso da quello dei sindacati, perché noi metteremo sul tavolo soprattutto una questione sociale. Cioè quella legata alle 80 persone che si sono già dimesse perché non in condizioni di affrontare ogni giorno il viaggio in Brianza. Chiederemo all’azienda di mettere a disposizione delle risorse proprio per loro. Visto che in questa vicenda non si è mai fatto ricorso agli ammortizzatori sociali e altri strumenti che si utilizzano in questi casi, chiederemo delle somme per le persone che si sono dimesse ma non hanno ancora un lavoro. In modo da creare percorsi che le accompagnino verso un nuovo posto». «Sganciare la questione di Curno tiene aperto uno spiraglio che riguarda 420 lavoratori — è l’intervento della deputata pd Elena Carnevali —. Dimostri l’azienda di aver un minimo di responsabilità nei confronti dei lavoratori accompagnando il trasferimento con misure che tante altre aziende hanno messo in campo».