In Città Alta i ragazzi autistici diventano pittori e l’arte entra al ristorante
Prendi un paio di ristoranti e caffè storici in Città Alta e cambia i quadri. I visitatori si interrogheranno su chi abbia dipinto le nuove opere d’arte, su quali siano le storie che si mescolano al colore. È proprio questo il significato principale della mostra «Arte, cibo per l’anima», che si terrà da domenica al 30 settembre nei ristoranti Da Mimmo e Mimì e nel Caffè Corsarola, e che vedrà in esposizione una trentina dipinti realizzati da ragazzi del Centro socio educativo per l’autismo, del Centro diurno disabili del Comune di Bergamo e del Centro spazio autismo San Colombano. «L’obiettivo è l’inclusione — afferma l’assessore alla Coesione sociale Maria Carla Marchesi —, utilizzando un linguaggio dove le parole vanno in secondo piano. Ne emerge un’immagine semplificata ma emblematica della realtà che queste persone vivono». I quadri sono reinterpretazioni di opere celebri, o creazioni originali, con combinazioni di colori che richiamano l’arte contemporanea o che hanno come oggetto principale qualcosa di specifico, come le caramelle gommose. La mostra è curata dall’arte terapista Lianne Schreuder, per cui il laboratorio «è il modo dei ragazzi di mostrare ciò che sanno fare, non ciò che non sanno fare. È uno strumento per metterci sullo stesso binario. Io non intervengo direttamente sulla tela, ma li affianco mentre dipingono, mentre Matteo Marchesi, che lavora con ragazzi più giovani, traccia un disegno-guida». L’inaugurazione è domenica alle 16.30 Da Mimmo.