UBI, IL RIMEDIO C’È: METTERE UN TETTO AI MANDATI
Il che vuol dire che per scegliere bene bisogna conoscere con competenza.
Ma può questo ente di supporto ai soci avere dai medesimi il mandato di indagine interna alla banca? La quale è nella prospettiva di rilevanti mutamenti organizzativi e di modelli di business? A me pare che il supposto rimedio sia peggiore del male. Quindi resto nel convincimento che il management, nel caso di specie anche promotore del mutamento di governance, da chiarire e illustrare in una prossima assemblea, possa avere il diritto di presentare una propria lista di amministratori, giustificandone la coerenza con le nuove norme statutarie e di legge da applicare. Norme che, all’evidenza, la vigilanza bancaria europea e quindi la Bce, hanno valutato e controllato.
Ovvio, ogni socio ha diritto di sottoporre, all’assemblea societaria dell’anno prossimo, una lista di possibili amministratori, richiedendo, se del caso e a proprie spese, una consulenza al proposito, ma il momento particolare di mutare insieme governance, sistemi organizzativi, criteri di reperimento dei prestatori d’opera, prodotti da offrire alla clientela, e così via, innovando con la rivoluzione informaticodigitale, richiede la prudenza di valutare ogni passaggio, nella migliore conoscenza delle informazioni necessarie.