Corriere della Sera (Bergamo)

Dalla Cina all’Australia Pereira: «Più sinergie con politica e imprese»

- Di Pierluigi Panza

Per la prima volta il Teatro alla Scala andrà in tournée in Australia, unico continente ancora inesplorat­o. Sarà a novembre a Brisbane con il balletto e tornerà nel 2021 con un’opera. Prima volta sarà anche in Finlandia nel 2019 al festival di Savonlinna per il centenario delle relazioni diplomatic­he tra Italia e Finlandia. Prima, a partire dal 10 luglio prossimo, il corpo di ballo guidato da Frédéric Olivieri porterà «Don Chisciotte» e «Giselle» in Cina, dove la Scala andrà per la quarta volta: tappe Shanghai, Tianjin, Xi’an e Macao. Il «Don Chisciotte» è quello di Nureyev e sarà diretto da David Coleman: «Lavoreremo con quattro orchestre cinesi: non è la prima volta che suonano musica occidental­e ma Don Chisciotte ha una melodia già difficile qui da eseguire». Infine, nel 2020, è prevista una tournée in Giappone dopo i Giochi Olimpici. Un carnet ricco che consente al direttore generale, Maria Di Freda, di snocciolar­e alcuni dati: «La Scala ha realizzato all’estero 154 progetti, con 844 aperture di sipario, ha visitati 39 Paesi che diventeran­no 41 nel 2020. In Germania siamo stati 19 volte, 17 in Francia e 13 in Russia (e Urss). La tournée in Giappone del ‘95 contribuì a far innalzare del 20% i consumi dei prodotti italiani nel Sol Levante e di incrementa­re il turismo nipponico a Milano». Proprio per questo il sovrintend­ente Alexander Pereira auspica una maggiore sinergia con politica e industria durante queste tournée (sostenute da Pirelli, Mapei e Brembo). «Per la politica può essere utile sfruttare le tournée della Scala all’estero e anche per gli imprendito­ri. La Scala è una ambasciatr­ice. Per presidenza austriaca dell’anno europeo, Stato e Filarmonic­a di Vienna andranno per mesi in tournée per dimostrare che la musica è la loro maggior forza. Bisogna creare un team per una presenza positiva dell’Italia nel mondo». La Scala viene dai successi in Germania e Francia del «Requiem » di Verdi, ha collaborat­o con l’inaugurazi­one Campionati del mondo in Russia e ospiterà il Bolshoi per «Bajadere» e «Bisbetica domata». Si lancia all’estero anche l’Accademia, che è appena tornata da una tournée nei tre Paesi che si affacciano sul Lago di Costanza. L’Orchestra dell’Accademia sarà in ottobre in America per tre concerti nelle università del Maryland, Princeton e New York (con la direzione di Ivan Fischer), poi andrà in Oman e a Beirut. In gennaio 2019 sei recite dell’«Elisir d’amore» per bambini saranno portate all’Opera di Ginevra. «Hänsel und Gretel» e «Il corsaro» saranno invece messi in scena dall’Accademia a Cagliari per intensific­are i rapporti con i teatri italiani.

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