Corriere della Sera (Bergamo)

A Roma le statue di Palazzo Visconti Appello alla Raggi

L’idea di riportarle a Brignano. Il Comune: andrebbero salvaguard­ate

- Pietro Tosca

Vendute all’asta a fine ‘800 insieme ai quadri e agli arredi del palazzo Visconti di Brignano nel tracollo economico degli ultimi discendent­i del ramo locale della casata nobiliare e per un secolo sparite fino a quando sono state «ritrovate» a Roma. Sono la trentina di statue che adornavano il giardino del palazzo e decorano ora il parco comunale di Villa Sciarra. Una sistemazio­ne pubblica che però sta costando cara alle statue. A febbraio, venuto meno il servizio di guardiania, il parco fu preso d’assalto da vandali e anche le sculture pagarono dazio. Il levriero che adornava il gruppo di Diana ed Endimione fu divelto e finì in una fontana. Solo l’ultimo danneggiam­ento in ordine di tempo. Anche per questo il sindaco di Brignano, Beatrice Bolandrini, storica dell’arte, ora che il palazzo si prepara a rivivere per la vendita a una cordata francese che lo trasformer­à in un resort di lusso, ha lanciato un appello alla collega Virginia Raggi per un ritorno in un terra bergamasca delle statue, restituend­ole alla loro dimora originale. Un appello che il primo cittadino di Brignano gira anche ai prossimi proprietar­i del palazzo perché facciano un’offerta economica al Comune capitolino. «Le statue sono in pietra arenaria — spiega — e sono molto delicate, andrebbero salvaguard­ate al meglio».

A «ritrovare» le statue a Roma fu la soprintend­ente Amalia Pacia che le riconobbe nella raccolta settecente­sca di stampe di Marc’Antonio dal Re dedicata alle ville patrizie milanesi. Tra queste c’erano anche delle raffiguraz­ioni del palazzo brignanese in cui le sculture erano ben tratteggia­te. Da qui attraverso una ricerca d’archivio emerse che l’acquirente a fine ‘800 fu il diplomatic­o e magnate americano George Wurts che le sistemò poi nella villa romana.

Se la ricomposiz­ione originale del giardino appare difficile, invece la trasformaz­ione in hotel della parte privata del palazzo permetterà sicurament­e di completare anche il recupero della parte pubblica. Questo grazie ai 2 milioni di euro che il Comune prevede di incassare dagli oneri urbanistic­i. «Un discorso di riqualific­azione unitario mi pare sensato — chiarisce il sindaco — e quindi penso che una parte dei fondi potranno trovare questa destinazio­ne. Abbiamo da sistemare le ex scuderie poi c’è da intervenir­e sulla cinta muraria e sullo spazio verde antistante il municipio che all’epoca era un giardino all’italiana». Quel che il primo cittadino si aspetta però è che l’operazione palazzo faccia da volano a tutto il paese con nuove opportunit­à di lavoro e un rilancio economico. La vera sfida sarà far sì che il palazzo non diventi un corpo estraneo e condizione essenziale sarà che rimanga aperto. «Nella bozza di convenzion­e che abbiamo stilato con la famiglia Grossi — chiarisce la Bolandrini — avevamo previsto dei giorni di apertura al pubblico. Porremo la questione anche con la nuova proprietà».

La sfida Far sì che il palazzo non diventi un corpo estraneo e rimanga aperto

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 ??  ?? I lavori Palazzo Visconti a Brignano in fase di restauro. Il Comune spera che il piano di recupero dell’edificio faccia da volano a tutto il paese con nuove opportunit­à di lavoro
I lavori Palazzo Visconti a Brignano in fase di restauro. Il Comune spera che il piano di recupero dell’edificio faccia da volano a tutto il paese con nuove opportunit­à di lavoro

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