E gli impianti (finalmente) vanno all’asta Curatori pronti a una gestione unica
A Foppolo e Carona quest’inverno si scierà, di sicuro e con tariffe già definite, le stesse dell’inverno scorso. I curatori fallimentari della Brembo Super Ski (Bss), l’avvocato Anna Maria Angelino e i commercialisti Alberto Carrara e Federico Clemente, si sono già fatti autorizzare per il terzo esercizio provvisorio, «perché — chiarisce per tutti Carrara — vogliamo che gli operatori coinvolti, i proprietari di seconde case, gli sciatori abbiano la certezza che gli impianti ripartiranno».
L’auspicio ovviamente è un altro, che in autunno la stazione sciistica trovi un imprenditore disposto all’acquisto. Il bando finalmente c’è. Annunciato in primavera, è slittato per l’ultimo ostacolo della serie. La Unicredit leasing, proprietaria dell’impianto di innevamento del Montebello e del Valgussera e fra i creditori della Bss, aveva avviato una trattativa con un privato intenzionato a rilevare il bene tramite leasing. «Noi lo abbiamo comprato per 600 mila euro — chiarisce Carrara —. È interesse di tutti vendere la stazione nel suo complesso». E senza la neve artificiale sulle piste centrali sarebbe stato un dramma.
La prima asta dovrebbe essere fissata l’11 settembre. Si parte da 6 milioni e 954 mila euro «ma siamo disposti a scendere fino al 25% in meno», cioè 5 milioni e 216 mila. Dovesse, come probabile, andare deserta, si passa a fine ottobre. In questo caso il prezzo potrebbe scendere fino a 3,9 milioni con l’obbligo per l’eventuale acquirente di mantenere le tariffe 20172018. Se sarà invece un altro inverno di esercizio provvisorio, il commissario prefettizio di Foppolo si è già dichiarato favorevole a mettere a disposizione le seggiovie Quarta Baita e Montebello, in modo da procedere con un’unica gestione, che sarà riaffidata a Vittorio Salusso. Oltre al bando principale, con le seggiovie Alpe Soliva, Conca Nevosa e Valgussera e tutta l’attrezzatura per la stazione, sono pronti 14 lotti indipendenti con terreni, il laghetto artificiale a San Simone e la telecabina, in vendita a 600 mila euro senza autorizzazioni: «Dal ministero non sono mai arrivate». (mad.ber.)