IL VERDE SALVATO
Avremo il Parco dei colli, ma anche della pianura. Indietro non si torna. Il Comune toglie dalle mire predatrici degli impresari e dagli afflati creativi degli architetti la fetta dei campi di Grumello, e l’attacca al Parco del nostro orgoglio, che ha salvato per l’eternità la bellezza delle colline attorno a Città Alta. Personalmente, mi sento proprio bene. È una grande notizia. E siccome l’italiano medio racconta sempre in giro che non legge i giornali perché riportano solo brutte notizie (balla madornale: non li legge perché non ha voglia), proprio per questo voglio rimarcare una Buona Notizia con i controfiocchi, sottraendola al serio rischio di sfilare via inosservata. Una volta per tutte, si cancella dalla zona sud l’idea megalomane di una cittadella dello sport, che con la foglia di fico dell’impianto sportivo colava sulla zona una lava di bitume e di cemento armato. Lo stadio nuovo sarà dov’era il glorioso Brumana, vicino alla prossima Arena Bosatelli, in una vera cittadella dello sport che sfrutta aree già urbanizzate. Là dove c’era l’erba, verso Stezzano, continuerà a crescere l’erba, scongiurando una nostra via Gluck di malinconica memoria. È un piccolo capolavoro, niente di più e niente di meno, che possiamo consegnare senza rossori e vergogne ai nostri discendenti. Lo dico da tempo: secondo me la giunta Gori ha dato il meglio di sé in tema di programmazione urbanistica e di gestione dell’ambiente. Per una volta è giusto sorvolare sul resto.