Corriere della Sera (Bergamo)

I furbetti delle navette con le targhe modificate

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Ci sono i furbetti del bollo e i furbetti delle navette. La finanza dell’aeroporto di Orio ha scoperto entrambe le categorie. I primi, residenti in Italia immatricol­ano le auto all’estero: 200 casi sono stati segnalati alle Regioni per il recupero delle somme. Gli altri, due società, alteravano le targhe per poter entrare nella sosta breve anche dopo il terzo giro.

Bastian, 6 anni, pastore tedesco dal pelo grigio, non appena vede lo zaino sul nastro trasportat­ore dei bagagli ci si fionda sopra. Annusa, cerca. Dentro, non c’è droga. Il cane è stato addestrato per scovarla in ogni borsa e valigia. È uno dei quattro dell’Unità cinofila della Guardia di finanza all’aeroporto di Orio al Serio. Come lui, anche Caf e Vag sono cacciatori di sostanza stupefacen­te. Bacio, un labrador, invece, ha il fiuto per il denaro. È uscito dalla squadra per problemi di salute. La speranza della Finanza è che un altro cane possa prendere il suo posto al più presto, perché la ricerca della valuta è una fetta significat­iva del lavoro. Dall’inizio dell’anno sono stati intercetta­ti 3,4 milioni di euro in contanti non dichiarati: bisogna farlo, dai 10.000 euro, altrimenti si rischiano sanzioni e sequestri. Rimpiazzar­e Bacio non sarà facile per due motivi. Uno, tecnico, è l’addestrame­nto. Per tutti parte da quando Stupefacen­te Bastian, pastore tedesco di 6 anni è uno dei quattro cani dell’Unità cinofila della Finanza, a Orio. Fiuta droga, mentre Bacio, il labrador anti valuta è «a riposo» per motivi di salute sono cuccioli, sui 10 mesi, e continua per altri sei. Il metodo è lo stesso per tutti, il gioco. Ma un conto è cercare droga, un altro è cercare soldi. Il cane anti valuta viene addestrato usando la cellulosa e l’inchiostro forniti dalla Banca d’Italia, gli stessi usati per stampare il denaro. Anche se le banconote passano di mano in mano, di luogo in luogo, quell’odore al naso del cane le caratteriz­za. Sostituire Bacio in senso stretto sarà difficile anche per un altro motivo. Tra l’animale e il finanziere che lo conduce si crea un rapporto strettissi­mo, insostitui­bile. Come quello di Bastian con il «suo». Il militare lo indirizza e lui tira il guinzaglio. Segue i passeggeri in arrivo, o meglio i loro trolley. Stavolta non c’è nulla che lo agiti. Sono «puliti». Saprebbe fiutare anche i medicinali che gli «ovulatori» si portano in volo, per espellere la droga una volta arrivati a destinazio­ne. (g.u.)

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